Voragine immobiliare plurimilionaria: il 4 dicembre scatta il processo

Dopo un'inchiesta lunghissima, il 49enne bellinzonese accusato di essere all'origine del buco va alla sbarra. Rischia fino a cinque anni di carcere.
LUGANO - Il dado è tratto. Dopo l'atto d'accusa emanato ad aprile ora c'è anche la data d'inizio del processo. Al termine di un'inchiesta lunga ben dieci anni, il 49enne bellinzonese che aveva creato un buco plurimilionario nel ramo immobiliare dovrà presentarsi giovedì 4 dicembre presso la Corte delle assise criminali di Lugano.
A dirigere il dibattimento sarà il giudice Paolo Bordoli. Giudici a latere, Emilie Mordasini e Giovanna Canepa Meuli.
Il 49enne, che dopo l'esplosione del caso, tra gennaio e luglio 2015, aveva già trascorso sei mesi in carcere preventivo e in regime di sconto anticipato della pena, dovrà rispondere di diverse accuse.
Tra cui quelle di truffa aggravata commessa per mestiere, appropriazione indebita ripetuta, falsità in certificati, amministrazione infedele aggravata ripetuta, diminuzione dell'attivo in danno dei creditori ripetuta, conseguimento fraudolento di una falsa attestazione ripetuto.
Stando all'atto d'accusa firmato dal procuratore pubblico Daniele Galliano, l'imputato rischia fino a cinque anni di carcere.