Cosa significano tutti quei peluche che vedete alle finestre


L'azione a favore dei diritti dei bambini, inaugurata da un gruppo genitori del Luganese, sta prendendo sempre più piede.
L'azione a favore dei diritti dei bambini, inaugurata da un gruppo genitori del Luganese, sta prendendo sempre più piede.
SAVOSA - Un orsacchiotto sul davanzale, un coniglietto di peluche che spunta da una finestra, un dinosauro di stoffa appoggiato al balcone.
Sono i nuovi simboli di una campagna di sensibilizzazione che si sta diffondendo rapidamente: mettere un pupazzo alla finestra «Per chi non può più giocare», per ricordare le troppe infanzie spezzate da violenza, incuria e guerre.
L’iniziativa, nata da un gruppo di genitori di Savosa, invita la popolazione a esporre fino al 26 settembre uno o più peluche ben visibili, come segno di partecipazione e solidarietà.
«Un piccolo gesto, un grande messaggio», recita il manifesto postato sui social negli scorsi.
L’azione vuole sottolineare l’importanza di «proteggere sempre i diritti dei bambini» e di non voltarsi dall’altra parte davanti alle notizie drammatiche che arrivano dal mondo. Come nel caso della guerra a Gaza.
Il messaggio non è solo simbolico. La campagna sostiene infatti anche l’iniziativa di numerosi medici e pediatri che, in questi giorni, hanno scelto di portare avanti un digiuno simbolico davanti a Palazzo federale, durante la sessione autunnale delle Camere federali.
Un gesto forte per richiamare l’attenzione della politica sulla tutela dell’infanzia e sul rispetto del diritto umanitario.
In poche settimane, i pupazzi esposti hanno iniziato a moltiplicarsi nei quartieri del Luganese e in altre zone del Cantone, trasformando balconi e finestre in messaggi visibili di denuncia e di speranza. L’orsacchiotto che accoglie i passanti non è più un semplice gioco, ma diventa la voce muta di chi non può difendersi.