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BELLINZONA/ GAMBAROGNO

«È finita: noi il formaggio d'alpe non lo faremo più»

La drastica scelta dell'agricoltrice Flavia Anastasìa: «Il lupo non ha più paura di noi. Politica lenta. Se si continua così tra 10 anni non c'è più nulla».
Flavia Anastasìa
«È finita: noi il formaggio d'alpe non lo faremo più»
La drastica scelta dell'agricoltrice Flavia Anastasìa: «Il lupo non ha più paura di noi. Politica lenta. Se si continua così tra 10 anni non c'è più nulla».

BELLINZONA/ GAMBAROGNO - «Basta. Non faremo più il formaggio sull’alpe». L’agricoltrice Flavia Anastasìa getta la spugna. Dall'estate 2026 sull’Alpe di Montoia, nel Gambarogno, porterà solo capre gravide, che non producono latte. Il vaso è traboccato dopo una predazione da parte del lupo subita lo scorso 10 settembre. «Già da tre anni stavamo riflettendo su cosa fare. Dopo questa predazione abbiamo scaricato l'alpe in anticipo. È stato troppo».

Lei è titolare di un’azienda a Claro col suo compagno Mattia Waser. Come si sente di fronte all'avanzare del lupo?
«Si può convivere col lupo fino a una certa soglia numerica di esemplari e in un determinato modo. C’è un limite a tutto».

Ormai è un tormentone: molti contadini criticano le misure di protezione suggerite dalle autorità, ritenendole inadeguate.
«Non riesci a proteggerti veramente perché costa. Le autorità inoltre non capiscono che ogni territorio ha una morfologia diversa. In Ticino abbiamo zone molto montagnose. Non si può pensare di recintare ovunque come se fossimo su un unico altopiano. In più le stesse autorità tagliano i sostegni per le misure efficienti. Noi avevamo il pastore. Era utile. Ma da Berna ci hanno detto che non faceva parte delle misure di protezione».

Soffermiamoci sui recinti in cui andrebbero rinchiuse le capre di notte. Che ne pensa?
«D’estate le capre brucano proprio di notte. Perché di giorno fa caldo e quindi stanno all’ombra. È un controsenso».

Qualcuno sta sollevando anche il tema legato allo sterco delle capre.
«Non è da sottovalutare. Lo sterco concima i pascoli. Se obblighi le capre a stare chiuse, impoverisci l’ambiente. In più lo sterco si accumula nelle stalle e finisce per sporcare le mammelle delle capre. Tutto ciò si trasforma in un problema per chi produce il formaggio a latte crudo. Senza contare eventuali conseguenze sanitarie». 

La predazione che avete subito il 10 settembre è stata piuttosto contenuta: “solo” due capre sbranate. Cosa vi ha spinti a levare le tende?
«Il fatto che il lupo abbia colpito in pieno giorno, lungo un sentiero noto come quello che collega il Tamaro al Monte Lema. Prima il lupo predava solo di notte. Ora sta modificando le sue abitudini, sembra non avere più paura dell’essere umano».

Come trova l’umore dei suoi colleghi?
«È basso. Si passa l’estate a cercare di sopravvivere. La politica ha tempi lunghissimi. Tra pochi anni non ci sarà più nulla da discutere se si continua così. La situazione sta sfuggendo di mano. Il fatto che siano stati identificati dei lupi ibridi è preoccupante». 

Il lupo è sempre più vicino alle case. Gli animalisti sostengono che l’uomo dovrebbe imparare a conoscere il lupo. Qual è il suo parere?
«I tempi per apprendere come comportarsi sarebbero troppo lunghi. Ci sono persone che hanno paura di un semplice cagnolino. Come si può pretendere che non facciano movimenti bruschi quando si ritrovano di fronte un lupo? Lo stesso discorso vale anche per i cani da protezione. Ci si immagina che un escursionista sappia sempre come comportarsi. Non funziona così».

E come funziona invece?
«Al di là che ha comunque un costo importante, il cane da protezione è una buona misura. Ma deve essere accompagnato da una presenza umana. Personalmente non lascerei mai un cane da protezione da solo, senza un pastore in zona».

Ha accennato a un cambio radicale di gestione della vita alpestre da parte vostra. Come procederete?
«Faremo andare le capre in calore in aprile in modo da farle partorire in ottobre. Praticamente invertiamo il ciclo naturale di come dovrebbero andare le cose».

Ma il lupo non rischierebbe comunque di uccidere le capre gravide?
«Il rischio sarà minore. Avremo più tempo per vegliare su di loro. Non dovendole più mungere al mattino presto, le faremo brucare in quelle ore, al fresco. Così al tramonto le potremo rinchiudere. È chiaro che tutto questo ha un prezzo: il formaggio d’alpe non sarà più prodotto. Lo faremo a casa, a Claro, nel corso dell’inverno. Decisamente un’altra cosa».

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COMMENTI
 

Zapa 3 sett fa su tio
Mi dispiace tanto per questa signora e spero che ci ripensino. Sono dell avviso che co siano delle responsabilita politiche ma soprattutto sono dell avviso che la sovrapproduzione sia la principale causa. I lupi si avvicinano alle greggi sempre piu numerosi per soddisfare la grande distribuzione. Percui molto probabilmente i piccoli allevatori saranno costretti a chiudere per i numerosi attacchi dei lupi. Ma la responsabilita la imputo appunto alle grandi distribuzioni. Tracl altro anche la qualita verra a scemare e lo si vede nei banchi di vendita delle grandi distribuzioni. Percui il problema si risolverebbe solo se gli allevatori vendessero loro il formaggio direttamente ai consumatori. Facendo delle leggi che vieterebbero alle grandi distrubuzioni di dettare i prezzi ne gioverebbero i contadini e soprattutto la qualita. I lupi non essenfo piu attratti da greggi cosi numerosi diminueranno. Inoltre tornetebbeto nelle valli i piccoli negozietti alimentari. Davvero non me ne vogliano gli allevatori ma sarebbe la soluzione piu giusta ed equa. Chi vive in citta se vorra assaggiare un buon formaggino magari torna nelle valli al grotto o va a comprare dal contadino come una volta. Sono piu che certo che si puo fare. I grandi distributori che vendano pure i Gala ma non i nostri formaggi e vedrete che ne guadagneremo tutti e anche in salute.

cle72 3 sett fa su tio
Nell'intervista si parla del pastore, ovvero colui che una volta stava assieme alle sue bestie per proteggerle. Oggi si lasciano le bestie da sole...la differenza è questa. Non e colpa del lupo. Viva il lupo

Zapa 3 sett fa su tio
Risposta a cle72
Carissima Cloe72...sono certo della tua buona intenzione ma il problema non si risolve solo gridando viva il lupo e addossare le colpe ad alcuni produttori di formaggio. Il problema so risolve gridando basta ai grandi distributori ai supetmercati che sono loro che dettano legge e creano sovrapproduzione di bassa qualita. Le greggi devono esistere ma di dimensioni piu piccole cosi da evitare che i lupi si avvicinano sempre piu. Piu grandi greggi piu lupi piu piccole greggi meno lupi. Meno supermercati di latticini piu negozietti di montagna e piu qualita. Non si puo andare contro ai contadini e' controproducente. Percui dico a tutti gli animalisti di unirsi contro i supermercati sono loro la causa delle uccisioni di ovini e dei lupi. Datemi retta e vedrete che saremo tutti piu uniti e contenti compreso gli allevatori e i contadini.

Gigetto 1970 3 sett fa su tio
Risposta a cle72
👍 Mio nonno stava in alto per giorni accompagnato dai cani.

MarcN.7 3 sett fa su tio
Il lupo ormai arriva nei pressi pure dei centri più abitati

Gigetto 1970 3 sett fa su tio
Risposta a MarcN.7
Perforza. Gli abbiamo tagliato tutti i luoghi dove può essere libero! Ma è lui che viene in paese o noi che continuiamo ad espandersi? 🤔

tbq 3 sett fa su tio
Risposta a Gigetto 1970
Luoghi per i lupi ce ne sono in abbondanza nel nord o nell'est dell'Europa, o anche in Asia. Centinaia di migliaia di chilometri quadrati per esser libero, senza esseri umani che gli rubano il lavoro. :)

Cat 3 sett fa su tio
Troppo facile accanirsi contro il lupo. A parte il fatto che spesso pastori ecc. trattano gli animali peggio del lupo (che fa semplicemente il lupo e che dopo averlo reintrodotto lo si vuole sterminare) bisogna dire che nessuno ha voglia di prendere misure protettivi e i sussidi ricevuti chissà come vengono utilizzati e che quasi in ogni stato (magari considerato come una repubblica delle banane) trovano le soluzioni. Noi svizzeri campioni e primi della classe in tutto non ne combiniamo più una giusta. Siamo stati troppo bene perché fortunati e ora grazie all’inettitudine dei politici, stiamo andando alla deriva (siamo persino riusciti a farci imporre dazi fuori di testa anche grazie ad una maestrina, tipica svizzero tedesca che voleva dar lezioni a un bullo come Trump). Tanto per essere chiaro sono di destra, profondamente convinto dei nostri valori, che nessuno più difende. Esempi ce ne sarebbero a iosa….comincio a pensare che forse e’ molto meglio la sinistra (salvo i verdi…) e non escludo più di votarla

Moriggia Claudio 3 sett fa su tio
Claro I cari protezionisti dovrebbero una volta andare a raccogliere le carcasse degli animali sbranati così si rendono conto cosa un contadino prova!!! In più dicono che i nostri pastori non curano gli animali (il che non è vero) si mettano a disposizione giorno e notte a curare il gregge!!! Poi magari sapranno capire qualcosa!!!!

littli 3 sett fa su tio
Risposta a Moriggia Claudio
Di animali ne morivano o sparivano già prima dell'arrivo del lupo perché già allora giravano incustoditi.

Lupo Alberto 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Sì è vero. Prima dell'arrivo del lupo, capre e pecore morivano per la noia. Addirittura tante si drogavano pure talmente si annoiavano ;-)

Glory 3 sett fa su tio
Se il problema come dicono gli allevatori è la morfologia allora state ,come fanno i veri pastori,a sorvegliare perché non è raro vedere pecore disperse tutti gli anni la stessa solfa e poi ci troviamo a chiamare il guardiacaccia!!!

Hannoveraner 3 sett fa su tio
Molto meglio meno concorrenza per me

Freerider67 3 sett fa su tio
Festa grande per vegani e lobby di alimenti sintetici..Preferisco crepare di qualche formaggio o pezzo di carne andato a male, che mangiare roba sintetica con autocertificazioni farlocche..Mangiate mangiate in 3D...

airwolf72 3 sett fa su tio
rispondo a diversi commenti che ritengo ridicoli. In CH interna il bestiame continua ad alpeggiare, i pastori custodiscono il loro gregge con cani e addirittura loro stessi. In Ticino invece vi è la comodità di mandare in alpeggio il bestiame incustodito per mesi, poi, ci si lamento se il lupo aggredisce il gregge, tropo facile cosi dare la colpa al Lupo! Il vero contadino custodisce il proprio gregge, non lo mando allo sbaraglio dei predatori. Poi, vogliamo parlare dei sentieri che non verranno più puliti dal bestiame che non può più alpeggiare ? cominciamo a far andare a pulire i sentieri a tutta la gente che è in disoccupazione o assistenza, poi si vedrà la differenza !! troppo facile eliminare il Lupo per risolvere ogni problema, il problema è l'essere umano e la società che non sono in grado di gestire la situazione !

Lupo Alberto 3 sett fa su tio
Risposta a airwolf72
Wow. Abbiamo il nuovo ministro dell’agricoltura.

FaNaaGhiGarii 3 sett fa su tio
Risposta a airwolf72
"... il problema è l'essere umano..."... un po' di fanatismo?

CJ 3 sett fa su tio
Risposta a airwolf72
Commento di uno che non conomsce il problema e pontifica …. La morfologia ticinese non permette di recintare e di avere greggi di grandi dimensioni … gli alpeggi sono piccoli e impervi … qui bisogna decidere o il lupo lo si caccia sistematicamente riducendo i capi a pochi esemplari ogni singolo anno magari aprendo la caccia ai cacciatori dando un compenso o si abbandono l’agricoltura caprina e ovina in montagna … con perdita di biodiversità e gastronomica e culturale …. È una scelta … legittimo pensare che meglio il lupo lo accetto ma io la penso diversamente … avere uovo è la gallina insieme non si può …

Glory 3 sett fa su tio
Risposta a airwolf72
Concordo con lei!!

Scomodino 3 sett fa su tio
Risposta a CJ
La maggioparte dei sostenitori lupo non ha NESSUNA idea di cosa vuol dire agricoltura di montagna. I nostri vecchi, che vivevano di agricoltura hanno debellato il lupo In tutti questi anni senza lupi, non abbiamo MAI sentito il peso della tanto decantata ed inutile biodiversità del lupo. Fare il contadino di montagna è un lavoro durissimo, cosa che gli i sostenitori del lupo che stanno davanti ad un PC manco sanno! Quando non ci sarà più formaggio d'alpe, e quel poco che rimarrà costerà 100 fr/kg, sarà troppo tardi

littli 3 sett fa su tio
viva il lupo vivo ora e per sempre ovunque e dovunque e sempre di più di numero.

Freerider67 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Screen shot del commento a prova futura memoria, quando pascolerà nel suo giardino vedremo..

Glory 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Sottoscrivo

littli 3 sett fa su tio
Risposta a Freerider67
sinceramente non mi dispiacerebbe averlo nel mio giardino.

F/A-19 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Ami talmente i lupi che li vorresti imprigionati in un giardino? Leggo grandi contraddizioni, ma forse non sei convinto nemmeno te di quello che scrivi.

Zico 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Nemmeno a me dispiacerebbe vederlo nel TUO giardino, ammesso ne tu ne abbia uno

G 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Meglio in padella 😂

littli 2 sett fa su tio
Risposta a Zico
Si ho un giardino.

francox 3 sett fa su tio
Intento i nostri "potenti" giocano a fare l'arrocco...

S 3 sett fa su tio
Risposta a francox
E a riempire piazza Nosetto di carta, per sensibilizzazione . Ridicoli

prophet 3 sett fa su tio
la figura del pastore non é contemplata dalla Confederazone, molto male. Da chiedersi però se in Ticino non si possa "bypassare" il problema attingendo per esempio alla disoccupazione e/o assistenza.

daniele77 3 sett fa su tio
argomento difficile, non sono pro o contro il lupo ma mi faccio alcune domande. è innegabile che il lupo è un animale che è sempre stato presente in natura, ovviamente è sparito a causa dell'essere umano e poi reintrodotto. ma di base è un animale autoctono, è il suo habitat naturale. visto da questo punto di vista quindi il lupo è giusto che ci sia. dall'altro l'essere umano ha sviluppato la sua sopravvivenza con gli allevamenti, e per farlo deve evitare che il lupo interferisca. e questo ha il suo senso ed è comprensibile. se lo guardiamo dall'esterno però, possiamo dire che l'essere umano vuole eliminare una specie per il proprio benessere (attenzione, non per la propria sopravvivenza, ma solo per il benessere), e malgrado io capisca il punto di vista degli allevatori ritengo che, come mille altre situazioni, questo sia un comportamento egoista verso la natura. Purtroppo se proteggersi dal lupo, senza fargli del male, diventa insostenibile a livello economico c'è poco da fare. Io personalmente preferisco rinunciare al formaggio di capra che essere partecipe di una nuova estinzione del lupo. non nascondo che se fossi un allevatore ovviamente non ne sarei contento, ma arrabbiarsi con la natura non ha senso, noi ne facciamo pienamente parte e dobbiamo viverci, non gestirla o assoggettarla a noi.

medioman 3 sett fa su tio
Risposta a daniele77
Concordo pienamente

il saggiatore 3 sett fa su tio
Come dice la contadina stessa, i cani da protezione sono efficaci. Vero è che a volte i cani attaccano gli escursionisti, quindi capisco che la contadina non voglia utilizzarli, se non con la presenza di un pastore (umano). Secondo me, però, il problema non sono i cani, bensì gli escursionisti: ci sono cartelli che avvisano di non avvicinarsi al bestiamo, e li ignorano, ci sono cartelli che obbligano a tenere i (propri) cani al guinzaglio, e li ignorano... Dunque, gli escursionisti che vengono attaccati dai cani devono... attaccarsi: i contadini devono poter utilizzare i cani, che, per l'appunto, sono efficaci, anche senza la presenza di un pastore.

Zico 3 sett fa su tio
Risposta a il saggiatore
Prova a passare con un cane al guinzaglio nei pressi di un cane da protezione. Ma provaci non pensarci e basta. Ti garantisco che la più dura la imbottigli. O pensi che il cane da protezione riconosca tutte le razze di cani: ad esempio un cane lupo? Pensa e poi scrivi.

Diablo 3 sett fa su tio
la politica fa l interesse economico delle grandi aziende; pertanto fa solo comodo cosi potranno importare tutto il latte estero che vogliono e produrre a costi minori ed immettere prodotti di qualita bassa a basso costo a prezzo di mercato . Semplice . Schifo

Linette 3 sett fa su tio
Risposta a Diablo
Esatto, questo è il risultato della polita, purtroppo sarà sempre peggio e la colpa è nostra visto che li abbiamo eletti

Galvo 3 sett fa su tio
I grandi fornitori di prodotti caseari (e non solo) ringraziano i politici, sempre più animali da reddito passeranno la loro triste esistenza in 4 m2 senza vedere la luce del sole. DT complimenti...altro che arrocchino.

Rigel 3 sett fa su tio
Risposta a Galvo
Continuate pure a proteggere il lupo ad oltranza... arriverà il momento che non avremo più animali sugli alpeggi, anzi non avremo nemmeno più alpeggi ma solo boscaglia. Non potremo più godere delle bellezze delle nostre montagne perché non ci sarà più nessuno a pulie i sentieri, non potremo più godere delle prelibatezze prodotte in altura. Ma fa niente, in cambio avremo tanti lupi! Evviva la biodiversità!

F/A-19 3 sett fa su tio
Risposta a Rigel
E sfido chiunque a passeggiare nei boschi se c’è la certezza che si aggirano branchi di lupi affamati e già che ci siamo anche degli orsi, in Trentino per esempio io che corro nei boschi non ci metto più piede, altro che attrazione turistica, magari succede proprio il contrario.

Orlando Guidetti 3 sett fa su tio
Purtroppo si continua ad adottare misure palliative che funzionano poco o nulla, ma sopratutto non garantiscono il loro funzionamento sul lungo periodo, è vero che il cantone Ticino ha dei limiti logistici di protezione, ma sulla base di un progetto in fase di allestimento si riscontra la possibilità di coprire il 60% dei territori a rischio. Il metodo è già testato con grandi risultati da oltre 10 anni ed è un metodo che prevede una soluzione non letale per la gestione dei conflitti con il lupo. Occorre lungimiranza e voglia di fare qualcosa di valido. Avere il coraggio di mettersi in gioco e provare, i lupi sono tornati e l’uomo si spera si sia evoluto nel frattempo durante l’assenza dei grandi predatori, quindi questo comporta un approccio più consapevole al problema, il ricorrere a metodi letali oggigiorno si sa che è controproducente per diversi fattori, quindi è necessario che il problema venga affrontato in maniera più scientifica e pratica. Come detto il metodo esiste, serve collaborazione e capacità intellettive. È vero che inizialmente ci sono delle spese da affrontare, ma se si pensa a quanto viene investito inutilmente per risultati inefficaci, forse è più logico investire in un progetto che come obiettivo offre soluzioni più valide nell’immediato e che porta a vantaggi perpetui. Sono convinto che una soluzione come questa oltre ai benefici possa mettere d’accordo tutti.

Rigel 3 sett fa su tio
Risposta a Orlando Guidetti
E quali sono questi metodi scientifici che salvano capra, cavoli e...lupo?

Galvo 3 sett fa su tio
Risposta a Orlando Guidetti
E a quali costi...

Leventina per sempre 3 sett fa su tio
È una vera tristezza vedere le montagne che i nostri nonni e bisnonni hanno curato con tanto amore trasformarsi in boschi abbandonati, e gli alpeggi, costruiti con tanta fatica, chiudere uno dopo l'altro. Tutto questo avviene per colpa di decisioni prese da chi non ha nulla a che fare con la nostra terra e il nostro popolo, ma guarda solo ai propri interessi. ve ne pentirete amaramente questo e poco ma sicuro

leobm 3 sett fa su tio
Sono da capire le grandissime difficoltà, quando avremo perso ciò che avevamo, ci si accorgerà di cosa abbiamo perso. Oggi la gente, chi lavora non ha più diritti, il coleottero del Giappone probabilmente ha più diritti. Il mondo va così oggi, cosa ci vuoi fare?????

tigre76 3 sett fa su tio
Peccato per queste decisioni prese,soprattutto perché dipese da decisioni politiche e ambientaliste in contesti poco vicini alla realtà di chi vive quotidianamente la vita sull'Alpe.La testimonianza della Sig.ra Anastàsia indica ciò che sono i problemi che gli allevatori riscontrano da anni,con conseguenze economiche e di aspetto socio-culturale-gastronomico-tradizione,si andranno a perdere prodotti che per secoli hanno contraddistinto il territorio Ticinese.Peccato,davvero,la classe politica spinta sempre più da sostenitori pseudo-ambientalisti-animalisti (70-80% composti da opportunisti e qualunquisti) con le decisioni intraprese, le leggi emanate ,aiuteranno ad estinguere una buona parte di prodotti gastronomici legati alla cultura contadina Ticinese.

Pipistrello 3 sett fa su tio
Risposta a tigre76
Lasciamo stare le decisioni ambientaliste. Nessuno vuole pagare. Ci vuole un pastore? Allora si prende un pastore, chiaro che la politica deve aiutare. Ma anche tutta la popolazione, anche quella che si ratrista che i alpeggi spariscono, devono prendere una parte della loro responsabilità. Si deve pagare i prodotti nostrani correttamente, cosi che i produttori non debbano sempre andare dalla politica. Ma chiaro la popolazione vuole i alpeggi, i prodotti a prezzi Bennet, che lo stato paghi tutto. La popolazione non è disposta a comprare prodotti a prezzi corretti. Si vuole avere tutti i anni un nuovo smartphone, andare più volte in vacanza, l'auto deve essere premium. Insomma tutto è dovuto. Non sono i sostenitori pseudo-ambientalisti-animalisti ad estinguere i prodotti legati alla cultura contadina Ticinese, ma la popolazione che vuole tutto gratis. Al lavoro ogni venerdi sento "questa sera andiamo a Como", sei costa molto mento. Con questa mentalità si amazza il proprio teritorio.

CJ 3 sett fa su tio
In altri cantoni tipo grigioni e vallese si è intervenuto abbattendo interi branchi … qui da noi non lo si fa per un motivo politico il responsabile il capo del dipartimento del territorio non lo vuole fare perché preferisce vedere abbandonati gli alpeggi e scorrazzare il lupo … posizione che hanno pure wwf ecc … è una chiara volontà politica …. Giusta o sbagliata non sta a me dirla ma vogliono che chi non può proteggere i capi recintandoli smette di andare all’alpe … quindi vuol dire eliminare almeno il 90% degli alpeggi ovini e caprini …. Per me una perdita enorme sia ecologica sia culturale ed enogastronomica …

Capra 3 sett fa su tio
Avendolo vicino, ho paura ad andare ai monti con i miei cani 🐕 e famiglia!

Blobloblo 3 sett fa su tio
Se erano le banche ad avere il problema con i lupi gli avrebbero già fatti sterminare tutti!

Una ticinese 3 sett fa su tio
Risposta a Blobloblo
Sicuramente! Da ridere per non piangere 😢 Pori nüm

Castore 3 sett fa su tio
I politici se ne fregano, dove vogliono e hanno i loro interessi, le leggi le cambiano al volo!! Con i pagliativi (collari a feromoni) i problemi non si risolvono. Fanno scappare la voglia a chi vuole lavorare.

littli 3 sett fa su tio
Risposta a Castore
Ma almeno, per fortuna, il lupo potrà ora vivere per sempre ovunque e dovunque e spero in un numero di esemplare sempre più numeroso (ossia 6 piccoli x ogni lupo ucciso). Lo spero e lo desidero ardentemente.
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