Se la vacanza diventa un incubo


Come interviene la Rega in caso di incidente o malattia improvvisa all'estero. Senza un tesseramento, però, i costi del servizio possono trasformarsi in una spiacevole sorpresa.
Come interviene la Rega in caso di incidente o malattia improvvisa all'estero. Senza un tesseramento, però, i costi del servizio possono trasformarsi in una spiacevole sorpresa.
LOCARNO - Le ferie estive sono giunte al termine. Gli ultimi vacanzieri approfittano della minore affluenza fuori stagione per qualche viaggio, ma le settimane da bollino rosso di agosto sono ormai alle spalle.
Di conseguenza si potrebbe pensare che, anche per il servizio rimpatri della Rega, il periodo più intenso dell'anno sia passato. Ma non è così. Durante i mesi invernali, quando i viaggi nei paesi tropicali sono più gettonati, il servizio è più richiesto.
Viaggi e vacanze - Le fluttuazioni e l'attività operativa dei jet della Rega variano, insomma, in base alle attività di viaggio e di lavoro della popolazione svizzera all'estero. «In generale - ci conferma la portavoce Federica Mauri - i periodi in cui gli equipaggi sono maggiormente sollecitati sono quelli legati alle vacanze».
Ma quando e come interviene la Rega in caso di incidente all’estero? «Se una persona in viaggio all'estero accusa problemi di salute, la Rega fornisce consulenza medica telefonica o, se necessario, organizza il rimpatrio in Svizzera». Per il trasporto aereo di pazienti in terapia intensiva sono disponibili tre jet ambulanza Challenger 650 propri, dotati di moderne attrezzature mediche.

Come si attiva il servizio - Se le condizioni del paziente lo consentono, «il trasporto può essere effettuato anche a bordo di un aereo di linea. La centrale operativa della Rega risponde 24 ore su 24 al numero d’allarme internazionale +41 333 333 333. È importante ricordare che la Rega all’estero non può portare sul posto il pronto intervento, in caso di un incidente o di una malattia acuta, occorre chiamare per prima cosa un’autoambulanza locale o rivolgersi a un medico oppure a un ospedale del luogo».
Nel 2024, gli equipaggi dei tre jet della Rega hanno rimpatriato 1029 pazienti feriti o malati a bordo del jet ambulanza. «Per 319 persone, la centrale operativa jet ha invece organizzato un volo a bordo di un aereo di linea, se necessario accompagnate da un medico di volo e da un’infermiera della Rega specializzata in cure intensive».

L'incognita dei costi - E dopo l'intervento, chi paga? «Non sempre le assicurazioni coprono tutte le spese di trasporto o di soccorso». E qui si arriva a un tasto dolente. «Le ragioni sono molteplici, ad esempio perché la legge sull'assicurazione malattia non lo prevede, perché le prestazioni assicurate sono insufficienti o perché l'incidente non è considerato tale».
In questi casi, il paziente o i suoi familiari «devono sostenere spese che, a seconda dell'intervento, possono ammontare a diverse migliaia di franchi, o in alcuni casi a decine di migliaia».
Le assicurazioni pagano? - Ma c'è una soluzione. «Con un tesseramento Rega è possibile evitare proprio questi casi, ad esempio quando un'assicurazione non è tenuta a pagare per un eventuale rimpatrio: se una sostenitrice o un sostenitore ha bisogno dell'aiuto della Rega, quest'ultima può, in segno di gratitudine per il loro sostegno, esonerarli dai costi dell'intervento della Rega, qualora le assicurazioni o altri terzi non siano tenuti a pagare».
Ciò vale per le prestazioni fornite dalla Rega stessa, «ma non, ad esempio, per le spese di cura all'estero. Per questo motivo, la Rega raccomanda di stipulare una buona assicurazione di viaggio in aggiunta al tesseramento Rega».

Tre jet ambulanza - L'intervento viene pianificato, chiaramente, a seconda delle condizioni del paziente. «Persone con malattie acute o gravemente ferite di norma sono rimpatriate con uno dei tre jet ambulanza della Rega, in particolare quando hanno bisogno di terapie intensive».
Il team medico del jet Rega comprende di regola un medico di volo e personale infermieristico specializzato. «Poiché questi voli possono essere pianificati, è possibile prendere a bordo anche due o più pazienti (i cosiddetti voli collettivi)».
«Il paziente è la nostra priorità» - Quali sono i fattori principali che determinano le tempistiche dell’intervento? «Il benessere del paziente è la nostra priorità assoluta». Sono infatti i medici consulenti della Rega in servizio a decidere se il rimpatrio è necessario e rappresenta la soluzione migliore per il paziente.
«È richiesta in primis una necessità medica, ma sono presi in considerazione anche altri criteri, come ad esempio le possibilità terapeutiche, il contesto sociale, le strutture mediche e le condizioni igieniche in loco. Una volta appurati tutti questi aspetti, «e sulla base delle condizioni del paziente, il medico consulente stabilisce il momento opportuno per il trasporto e viene organizzato il rimpatrio».