Malgrado la pioggia di venerdì il sole ha brillato sul weekend di Cavea Festival


L'evento che ha animato le scenografiche Cave di Arzo è stato un successo di pubblico e qualità. Ci si rivede (probabilmente) nel 2026.
L'evento che ha animato le scenografiche Cave di Arzo è stato un successo di pubblico e qualità. Ci si rivede (probabilmente) nel 2026.
ARZO - Un festival pensato per tutti, con un programma su tre giornate distinte e diverse fra loro ma unite dall'obiettivo di riunire pubblici e sensibilità diverse. Questo era l'intento degli organizzatori di Cavea Festival, tornato alle cave di Arzo dopo tre anni di pausa con una formula rinnovata.
Il riscontro da parte del pubblico è stato estremamente positivo: nel weekend dall'evento sono passati centinaia di visitatori, attratti non solo dall'unicità del luogo ma anche da un programma ricco e variegato.
Venerdì sera il concerto del duo Lupi-Paganini a cura dell'associazione Cavaviva, inizialmente programmato all'aperto, è stato spostato nella sala musica di Tremona a causa di temporali annunciati. La scelta si è rivelata efficace: si è registrato il tutto esaurito nonostante il cambiamento di programma.
Con il ritorno del sole, il sabato pomeriggio alle cave con un momento di palco aperto, realizzato in collaborazione con Open Mic Ticino, progetto che offre a chiunque la possibilità di esibirsi per dieci minuti. Le esibizioni hanno regalato inaspettati momenti di grande qualità, con partecipanti provenienti dal Cantone e dalla vicina Italia.
A seguire, il live del collettivo Scopamare ha coinvolto un pubblico fedele, accogliendone anche di nuovi incuriositi. Il momento clou della serata è stato l'intrattenimento travolgente della band milanese il Mago del Gelato. A chiudere sono stati i ritmi tribali del dj set di Baronesse.
La giornata di domenica, dedicata ai più piccoli, ha registrato numerosi apprezzamenti da parte delle famiglie presenti. II pubblico ha potuto concedersi momenti di piacere con un brunch curato dal Bistrot Ca.Stella e ha partecipato agli atelier realizzati in collaborazione con realtà del territorio. Particolarmente apprezzata la postazione dei "giochi dei nonni": 16 giochi della tradizione in legno che hanno favorito il dialogo tra diverse generazioni.
Non sono mancati i visitatori alle visite guidate offerte dal Museo dei Fossili di Meride, che hanno permesso ai partecipanti di approfondire la storia estrattiva delle cave di Arzo e di scoprire aspetti meno noti del territorio.
In sintesi, le cave di Arzo si confermano come luogo di grande valore sociale: un polo di aggregazione per la comunità locale, capace però di attirare visitatori da tutto il Cantone e dall'estero grazie alla bellezza degli spazi e alla proposta di eventi come il Cavea Festival.
Gli organizzatori guardano con fiducia al 2026, confermando l'intento di proseguire con questa formula rinnovata.
Prima di definire i dettagli organizzativi, si attende la risposta al ricorso presentato nel mese di giugno da una famiglia della zona al Consiglio di Stato.