Sistemisti di sede: il DECS dà ragione ai docenti liceali e al Sindacato VPOD

Sostituzione con Tecnici di prossimità sospesa nel medio superiore. Il sindacato si riserva di verificare che la valutazione prevista alla fine della sperimentazione avvenga, «consultando e ascoltando tutti gli attori coinvolti».
BELLINZONA - Come comunicato dal DECS ai Collegi dei docenti dei licei e al Sindacato VPOD nel luglio 2025, la sperimentazione della sostituzione dei Sistemisti di sede (docenti con sgravio orario) con i Tecnici di prossimità (personale cantonale del CERDD) è stata sospesa nel medio superiore.
Ricordiamo che la regione della sperimentazione è quella di Mendrisio, mentre le sedi coinvolte erano la Scuola Media, il Liceo, il Centro Professionale Tecnico e il Centro del Verde di Mezzana. La stessa è iniziata nell’anno scolastico 2024-25 e terminerà nell’anno scolastico 2025-26.
«Dal momento che l’informatica riveste un ruolo sempre più rilevante nella professione del docente, sia dal profilo didattico sia da quello burocratico-amministrativo, occorre tra l’altro che in caso di problemi un insegnante possa avere una figura di riferimento alla quale rivolgersi per risolverli tempestivamente (finora appunto il Sistemista di sede)», fa notare il VPOD in una nota stampa odierna.
Per questo motivo, proprio il VPOD docenti si era allarmato leggendo la risoluzione del Collegio dei Docenti del LiMe del dicembre 2024: la sperimentazione in corso veniva giudicata, con solidi argomenti, decisamente peggiorativa rispetto alla situazione passata. Veniva in particolare osservato come la nuova procedura (apertura di un ticket contattando Bellinzona) risultasse complessa e lenta, incidendo negativamente sulla qualità dell’insegnamento.
«Dopo avere contattato diversi colleghi attivi in sede, ci siamo convinti della fondatezza delle critiche e della necessità di portare la problematica all’attenzione del DECS - spiega il sindacato -. In questo senso, abbiamo richiesto di non dare seguito alla generalizzazione del modello dei Tecnici di prossimità, perlomeno in quegli ordini dove è già stato ritenuto negativo».
Il VPOD si è quindi fatto portavoce dei docenti liceali di Mendrisio (ai quali nel frattempo si erano aggiunti quelli del LiLu1), evidenziando altresì come i docenti non siano dotati di telefono professionale e la fruizione di sgravi orari per compiti diversi dall’insegnamento sono utili per il loro appagamento. «Abbiamo inoltre rilevato come il sistema sperimentato porta a diminuire le ore per gli insegnanti, ciò che appare problematico visti gli sviluppi demografici prospettati».
Come detto, il DECS ha dato ragione agli interessati e al Sindacato VPOD docenti. Il sindacato si riserva di verificare che la valutazione prevista alla fine della sperimentazione avvenga come richiesto, «consultando e ascoltando tutti gli attori coinvolti; ciò dovrà avvenire anche per le sedi dei settori ancora in gioco che, a detta delle rispettive direzioni, sono fino ad ora soddisfatte del nuovo modello proposto».