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LUGANO

Dengue, West Nile e Chikungunya: «È solo questione di tempo, ma siamo pronti»

I rischi sono ancora contenuti eppure, per non farsi cogliere impreparati, il Servizio Trasfusionale della Croce Rossa ha lanciato un progetto di sorveglianza dei tre virus tropicali.
Dengue, West Nile e Chikungunya: «È solo questione di tempo, ma siamo pronti»
Davide Giordano tio/20min
Dengue, West Nile e Chikungunya: «È solo questione di tempo, ma siamo pronti»
I rischi sono ancora contenuti eppure, per non farsi cogliere impreparati, il Servizio Trasfusionale della Croce Rossa ha lanciato un progetto di sorveglianza dei tre virus tropicali.

LUGANO - West Nile, Dengue e Chikungunya, i tre virus tropicali negli ultimi anni si sono diffusi in modo persistente nel Nord Italia. Il Ticino per il momento è stato interessato solo parzialmente ma, a causa dell'aumento delle temperature, in futuro qualcosa potrebbe cambiare.

Ancora nessun caso umano - Le misure di sorveglianza in vigore in Ticino hanno rilevato la presenza del Virus West Nile nelle zanzare a partire dal 2022, mentre fino a oggi non sono stati osservati casi umani.

E, per non essere colti impreparati, il Servizio Trasfusionale della Croce Rossa della Svizzera Italiana ha lanciato un progetto di sorveglianza dei virus trasmessi dalle zanzare in collaborazione con le autorità competenti e gli istituti di ricerca ticinesi.

Gli obiettivi del progetto - «Il progetto è strutturato in diversi pacchetti», ci ha spiegato il dottor Stefano Fontana, promotore dell'iniziativa. L'obiettivo è doppio. «Da un lato vogliamo assicurare la sicurezza della trasfusione e dall'altro garantire anche la sicurezza della popolazione».

Oltre al Servizio Trasfusionale parteciperanno allo studio anche altri istituti di ricerca già attivi in questo campo: l’Istituto di Microbiologia della SUPSI sarà responsabile del monitoraggio e delle misure di prevenzione sulle zanzare, e l’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB, affiliato all'USI), attivo nella ricerca sui virus trasmessi da zanzare e zecche.

Il virus nel sangue - «Noi ci prendiamo carico di rilevare e testare la presenza del virus nelle donazioni di sangue. Gli esami vengono eseguiti sistematicamente su tutti i nostri donatori durante la stagione a rischio (da luglio a novembre)», continua Fontana.

E poi? «Alla fine della stagione eseguiremo un campionamento di donatori nelle zone a rischio basandoci sui risultati del monitoraggio nelle zanzare. Questo per verificare se ci sono dei donatori che portano degli anticorpi contro questi virus». Buona parte delle infezioni resta infatti asintomatica. «Per esempio per ogni caso segnalato e confermato di West Nile si calcola che siano presenti altri cento casi di cui non si è preso nota».

Il grado di preoccupazione - Dei tre virus tropicali quello che preoccupa di più è il West Nile. «È già presente in Nord Italia da tanto tempo - ha ricordato il dottore. Non mancano casi positivi nei programmi di sorveglianza attuati dai servizi trasfusionali italiani».

«Per quanto riguarda invece la gravità e la trasmissibilità tramite le donazioni aggiungerei anche la Dengue. Una malattia da poco presente in Europa, che può portare a gravi complicazioni e può essere trasmessa tramite trasfusioni». Il virus Chikungunya è pure da monitorare. «Ci sono stati i primi casi in Europa. Non sappiamo però ancora se questo virus sia trasmesso tramite le trasfusioni».

Un'epidemia in Ticino? - Ma quanto è concreto il rischio di un'epidemia di uno di questi tre virus tropicali in Ticino? «A lungo termine penso che prima o poi troveremo i primi casi anche qui. È in fin dei conti il motivo per cui abbiamo cominciato questo monitoraggio. Però il rischio al momento è ancora relativamente basso. Il progetto non va confuso con una misura d'urgenza per cercare di arginare un problema già critico. Si tratta di prevenzione in un'ottica dei prossimi anni».


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