Fuori di testa sul monopattino: automobilisti e pedoni coi nervi tesi

La Polizia: «Tanta distrazione con lo smartphone». L'Ufficio prevenzione infortuni: «Non si deve pensare che tutto sia permesso solo perché si tratta di mezzi leggeri».
BELLINZONA - Ragazzini che circolano col monopattino elettrico senza guardare la strada. Spesso hanno gli occhi incollati sul cellulare. E così automobilisti e pedoni si ritrovano coi nervi tesi per paura di investire qualcuno. Ora anche a livello politico c'è chi invoca regole più specifiche, come dimostra una recente interrogazione inviata al Governo ticinese da parte di dieci deputati.
Tante sfumature – Quello che doveva essere un rimedio anti traffico sta diventando un grosso problema. Che poi si declina in più sfumature. Lo evidenzia Patrick Cruchon, addetto alla Prevenzione per il Servizio comunicazione, media e prevenzione.
Persone non autorizzate – «Quale premessa – esordisce – è importante specificare che le infrazioni vengono commesse in maniera trasversale a ogni età. Vero è che tra i problemi più diffusi vi è l’impiego del monopattino da parte di persone non autorizzate. Ad esempio minori di 14 anni o adolescenti tra i 14 e i 16 anni privi della necessaria licenza per la categoria M».
Niente marciapiedi – Non solo. Vanno considerati anche altri aspetti. «Vale a dire la circolazione sui marciapiedi, vietata e pericolosa per i pedoni o l’utilizzo del monopattino elettrico da parte di due persone contemporaneamente, pratica non consentita e potenzialmente rischiosa».
Segnaletica stradale non rispettata – Cruchon apre una specie di vaso di Pandora. Perché lo spettro di infrazioni che possono essere riscontrate è ampio. «Ad esempio il mancato rispetto della segnaletica stradale, inclusi semafori e precedenze, con situazioni che possono generare incidenti. Effettivamente va considerata anche la distrazione alla guida, in particolare a causa dell’uso del cellulare durante la marcia, che riduce la capacità di reazione e aumenta il rischio di incidenti».
Veicoli truccati – E poi ci sono i monopattini truccati. «La potenza massima dovrebbe essere di 500 watt e la velocità massima di 20 chilometri orari. Invece costatiamo che ci sono diversi monopattini fuori norma». Il casco? Non è obbligatorio. «Ma il suo mancato utilizzo o un uso scorretto nell'indossarlo può portare a conseguenze molto gravi in caso di incidenti».
Incidenti – Gli incidenti? Perlomeno in Ticino sembrerebbero in calo. «Secondo i dati dell'USTRA nel 2023 erano stati 27, nel 2024 16, mentre finora nel 2025 sono stati 4».
L'allarme – Allo stesso tempo però l'Ufficio prevenzione infortuni ha lanciato l'allarme. Su suolo nazionale tra il 2019 e il 2023, 400 utenti di monopattini elettrici sono rimasti gravemente feriti e 7 sono morti. «Le lesioni riguardano spesso la testa, il viso e le estremità superiori del corpo – conferma Pascal Agostinetti, portavoce per la Svizzera italiana –. Il 90% dei feriti gravi non indossava il casco. Inoltre, l’alcol è la causa principale di circa il 40% degli incidenti imputabili a colpa propria».
Manca consapevolezza – Ma come si può rimediare a questo trend negativo? «Il modo corretto di condurre – precisa Agostinetti – sta nel conoscere bene cosa sia permesso o meno con l'utilizzo dei monopattini elettrici. E questo vale per tutte le fasce d'età direi. Non si deve pensare che tutto sia consentito solo perché si tratta di mezzi leggeri. I conflitti che possono nascere con i pedoni e con gli automobilisti, ma anche i danni a sé stessi nel condurli, sono temi di grande riflessione».