«Ridiamo vita agli oggetti per chi fatica ad arrivare a fine mese»



All'Arsenale c'è un'impresa sociale che dà impiego a una quindicina di persone di difficoltà. Si riciclano cose di ogni tipo. Il video dietro le quinte.
All'Arsenale c'è un'impresa sociale che dà impiego a una quindicina di persone di difficoltà. Si riciclano cose di ogni tipo. Il video dietro le quinte.
BELLINZONA - Ridare una seconda vita a oggetti di ogni tipo. È la nobile missione dell'Arsenale di Bellinzona. «Questa è un'impresa sociale – dice Paolo Jauch, direttore della cooperativa Area che coordina l'attività –. Qui lavora una quindicina di persone in difficoltà».
Lo smistamento – Ad accoglierci c'è Massimo. Lui è all'Arsenale da alcuni mesi. «Riceviamo tanti oggetti dalla gente – precisa –. Oppure andiamo noi direttamente a svuotare cantine. Abbiamo un locale in cui inizialmente smistiamo la merce. Valutiamo se è buona, o se invece è da buttare. E poi decidiamo il prezzo».
Un aiuto per chi ha problemi economici – Mobili. Vestiti. Giocattoli. Attrezzi sportivi. Nel negozio dell'Arsenale si trova di tutto. A prezzi stracciati. «Tante persone – riprende Massimo – fanno fatica a fare la spesa normalmente. Non si possono permettere di spendere tanti soldi. E allora noi indirettamente forniamo un servizio anche a questa gente. Qui spendono poco e trovano merce di una certa qualità».
Giovani e benestanti – Non solo persone con problemi economici però. Tra i clienti dell'Arsenale ci sono anche benestanti che sono semplicemente in cerca di qualche chicca. «Oppure – evidenzia Jauch – ci sono studenti. Giovani che non possono fare grosse spese».
Ridare dignità alle cose – C'è parecchio virtuosismo nell'attività del team dell'Arsenale. E anche un po' di fierezza. «La gente spreca tanto -– ammette Paola, collaboratrice dell'impresa sociale –. Appena un oggetto si rompe, si tende a buttarlo. Noi qui ridiamo dignità alle cose. Se è il caso le aggiustiamo. Le puliamo. Grazie a noi possono tornare utilizzabili. Avere di nuovo un senso».
Il lavoro che gratifica – All'Arsenale tuttavia una delle priorità è quella di fornire un'occupazione a chi sta vivendo un periodo delicato, magari perché è a beneficio di una rendita di invalidità. «La nostra missione – conferma Giulia Mozzini, operatrice sociale – è quella di accompagnare queste persone, fare ritrovare loro il ritmo di una giornata lavorativa. Il lavoro dà anche gratificazione, non lo dobbiamo mai dimenticare. Ha una funzione vitale a livello identitario e per l'equilibrio di una persona».