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Personale sanitario insoddisfatto, il 22 novembre nuova manifestazione a Berna

Secondo i promotori, l’attuazione dell’iniziativa approvata dal popolo procede troppo lentamente e in modo insoddisfacente.
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Personale sanitario insoddisfatto, il 22 novembre nuova manifestazione a Berna
Secondo i promotori, l’attuazione dell’iniziativa approvata dal popolo procede troppo lentamente e in modo insoddisfacente.

BELLINZONA/BERNA - Quattro anni dopo l’approvazione popolare dell’iniziativa per cure infermieristiche forti, sindacati e associazioni del personale sanitario tornano in piazza. Una grande manifestazione nazionale e unitaria è stata convocata per sabato 22 novembre 2025 a Berna, con l’obiettivo di chiedere condizioni di lavoro dignitose e un’assistenza sanitaria garantita per tutta la popolazione.

«Iniziativa tradita» - Secondo i promotori, l’attuazione dell’iniziativa approvata dal popolo procede troppo lentamente e in modo insoddisfacente.

Il progetto di nuova Legge federale sulle condizioni di lavoro nel settore delle cure infermieristiche (LCInf), attualmente al vaglio delle commissioni parlamentari, suscita forte preoccupazione tra sindacati e professionisti del settore.

In particolare, le critiche si concentrano sull’assenza di misure vincolanti per garantire un numero sufficiente di operatori sanitari, sulla mancanza di un adeguato finanziamento delle cure e su disposizioni giudicate deboli o addirittura controproducenti rispetto al miglioramento delle condizioni di lavoro.

Carenza di personale e rischio per i pazienti - La crisi del personale, denunciano gli operatori, mette già oggi a rischio la qualità dell’assistenza. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle dimissioni, con infermieri e infermiere che abbandonano la professione a causa dello stress e del sovraccarico. Un fenomeno che crea un circolo vizioso: meno personale significa condizioni di lavoro peggiori per chi resta, e quindi nuove uscite dalla professione.

Le conseguenze? Riduzione dei posti letto nelle case per anziani, chiusura di reparti ospedalieri considerati non redditizi, tariffe al ribasso per il personale libero professionista. Anche i medici assistenti risultano sempre più sovraccarichi, con effetti diretti sulla qualità delle cure.

Dagli applausi alla protesta - Dopo gli elogi e i riconoscimenti ricevuti durante la pandemia, il personale sanitario rivendica ora atti concreti. «Basta applausi: il nostro sistema sanitario è in lenta distruzione e serve una svolta immediata», affermano i promotori della manifestazione.

L’appuntamento è fissato per il 22 novembre sulla Piazza federale di Berna, dove il mondo sanitario intende far sentire la propria voce a difesa della salute della popolazione.

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