«Per l'insegnamento dell'italiano, questa volta, si sono fatti i calcoli giusti?»

Secondo Giuseppe Sergi e l'MPS che hanno presentato un'interpellanza la risposta è no.
BELLINZONA - Si torna a parlare di insegnamento dell'italiano e di numeri (sbagliati), ovverosia quelli del rapporto tra abilitazione, apertura concorsi e posti di lavoro disponibili per i docenti neoabilitati. Stando a un'interpellanza dell'MPS di Giuseppe Sergi e co-firmata da Matteo Pronzini, le autorità cantonali avrebbero sbagliato di nuovo le stime.
«In primavera, Governo e Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport - ricorda Sergi - avevano assicurato che non vi erano prospettive concrete di impiego per l’anno scolastico 2025/26. I dati raccolti dalla Sezione dell’insegnamento medio superiore (SIMS), confermati dai direttori di istituto, indicavano infatti un fabbisogno nullo di nuovi insegnanti di italiano».
Ora però, sostiene l'interpellante, la realtà sarebbe ben diversa: le ore disponibili di italiano risultano maggiori rispetto alle proiezioni e sono già state coperte tramite incarichi limitati, di fatto supplenze annuali. Una scelta che solleva interrogativi, «soprattutto alla luce della decisione di non procedere con un concorso che avrebbe garantito una graduatoria trasparente».
Da cui le domande:
1. Corrisponde al vero che – al momento dell’assegnazione delle ore di insegnamento di italiano nelle SMS avvenuta a inizio luglio – le ore disponibili erano superiori a quelle necessarie per rispondere al fabbisogno di incaricati e nominati?
2. Se sì di quante ore, corrispondenti a quanto posti a tempo pieno?
3. A cosa è dovuto questo nuovo scostamento tra le previsioni e lo sviluppo della situazione? Come mai si è passati da una indicazione a metà aprile secondo la quale non vi erano “prospettive concrete di impiego per l’anno scolastico 2025/2026” alla possibilità di disporre della possibilità di assegnare ore di insegnamento?
4. In mancanza di un concorso e quindi di un esito che stabilisce anche una graduatoria concreta, secondo quali criteri si è proceduto alla distribuzione di queste ore di insegnamento?