Una strada «vergognosa»: «Buche su buche, e ciclisti e motociclisti finiscono a terra»



A Porza via San Rocco, vecchia di 52 anni, si presenta in pessime condizioni. «È uno dei Comuni più ricchi del Ticino. Eppure si risparmia sulla sicurezza stradale»
A Porza via San Rocco, vecchia di 52 anni, si presenta in pessime condizioni. «È uno dei Comuni più ricchi del Ticino. Eppure si risparmia sulla sicurezza stradale»
PORZA - È una strada, quella di via San Rocco a Porza, che versa in condizioni definite «terrificanti» e «vergognose». A dircelo è Andrea, che ha vissuto nel comune per ben 30 anni e ha familiari che tuttora abitano in questa zona.
«Perdono il controllo del veicolo e cadono» - Buche, crepe e ghiaia, in effetti, cospargono la strada. Il che, naturalmente, va a discapito della sicurezza. «Non di rado, per via delle buche, vedo ciclisti e motociclisti perdere il controllo del loro veicolo e cadere a terra. Qui si mettono a rischio delle persone», sottolinea.
«Buche ce ne sono, e non è il massimo. Bisogna andare piano», conviene uno scooterista di passaggio.
Nessun rifacimento - Ma come si arriva ad avere una strada così dissestata? «So che in oltre 30 anni non è mai stata rifatta a nuovo», afferma Andrea. «Il Comune si limita a mandare degli operai a fare dei rattoppi, che cedono nel giro di due o tre settimane. Di fatto, quindi, sono interventi inutili».
«Tante scuse e promesse, nessun risultato» - Negli anni, oltretutto, i residenti si sarebbero più volte fatti sentire. «Il problema è stato segnalato molte volte, e in passato era anche stata consegnata una petizione. Il Comune, però, trova sempre una scusa per dire “no”», sottolinea Andrea. «Una volta era perché bisognava rifare l’acquedotto, un’altra perché si dovevano rifare le tubature, un’altra volta è stato detto “sì, lo facciamo l’anno prossimo”. Tante scuse e promesse, ma nulla è stato fatto».
«Porza è ricca, ma il Municipio preferisce spendere altrove» - Un’inerzia, questa, che stranisce, soprattutto considerato che Porza è uno dei Comuni più ricchi del Ticino, con un moltiplicatore del 56%. «I soldi da investire ci sono, eppure si risparmia sulla sicurezza stradale. Il Municipio preferisce spenderli altrove e gli abitanti devono continuare a dribblare le buche. È ridicolo».
Ma non finisce qui. «La cosa più assurda è che per il derby delle casse di sapone, evento che Porza ospita a cadenza annuale, la parte sottostante della strada è stata rifatta a nuovo, ma il resto di via San Rocco è stato lasciato com’è. Forse perché l’evento delle casse di sapone viene considerato importante e i residenti no», conclude amareggiato Andrea.
Una strada vecchia di 52 anni. Il Municipio: «Coscienti del problema» - Da noi contattato, il Municipio di Porza conferma che la strada è stata pavimentata integralmente nel 1973 (ben 52 anni fa) e che da allora sono stati effettuati unicamente interventi parziali. Il Municipio si dice inoltre «cosciente dello stato precario della parte alta di Via San Rocco, e proprio per questa ragione nelle scorse settimane è stato richiesto l’intervento di una ditta affinché proceda con delle chiusure a caldo dei buchi presenti».
«Cantieri privati hanno impedito l'intervento integrale» - L’Esecutivo specifica inoltre che il progetto per il rifacimento della strada, comprensivo delle sottostrutture, «è stato elaborato nel 2020 ed è parte integrante del programma di legislatura e del piano delle opere del quadriennio ed è in fase di affinamento, in particolare per quanto riguarda la questione della viabilità. In buona sostanza, non si è potuto intervenire integralmente sino ad oggi in ragione della presenza di cantieri legati all’edilizia privata che ne impedivano l’attuazione».
L’obiettivo, viene quindi precisato, «è quello di licenziare un Messaggio municipale nell’ottica di permettere al Consiglio comunale di discuterne in occasione della seduta di dicembre».
Orizzonte 2026 - Per quanto riguarda infine le tempistiche, «il rifacimento della strada dovrebbe avvenire nel corso del 2026, previo avallo del Legislativo e approvazione da parte dei Servizi cantonali interessati, in particolar modo della Sezione forestale e della Sezione protezione aria, acqua e suolo».
























