Ticinese condannato a Malta per reati sessuali, il Centro avvia la procedura d'espulsione


L'ufficio presidenziale del partito: «Vicinanza e solidarietà alle vittime». La sezione di Ascona: «Non è più persona gradita»
L'ufficio presidenziale del partito: «Vicinanza e solidarietà alle vittime». La sezione di Ascona: «Non è più persona gradita»
ASCONA - «Le condanne penali per molestie sessuali sono del tutto incompatibili con l’onorabilità richiesta nello svolgimento di qualsiasi attività politica. Esprimiamo vicinanza e solidarietà a chiunque sia stato vittima di simili comportamenti». A scriverlo è l'ufficio presidenziale del Centro: il riferimento è alla condanna subita da un cittadino svizzero che, in passato, era stato candidato al Consiglio comunale di Ascona.
Avviate le procedure per l'esclusione dal partito - «Pur prendendo atto che la persona in questione non ricopre e non ha mai ricoperto nessuna carica né pubblica né in seno al partito - continua la nota stampa - nel rispetto delle competenze stabilite dai propri statuti, ha pertanto chiesto alla sezione di Ascona di avviare immediatamente le procedure previste per l’esclusione dal partito della persona in questione».
«Stupore e incredulità» - A stretto giro, è arrivata anche la presa di posizione della sezione del Centro di Ascona. «Abbiamo appreso con stupore e rammarico la notizia - si legge nel comunicato stampa - in seguito a verifiche svolte con i legali della persona condannata, abbiamo potuto accertarne l’identità. Precisiamo che l’individuo non ha mai ricoperto alcun incarico politico, né all’interno del partito né nelle istituzioni. In passato era stato inserito come candidato sulla lista per il Consiglio comunale, senza risultare eletto. Dopo tale candidatura, non ha più preso parte ad alcuna attività del partito».
«Non è più persona gradita» - La sezione di Ascona «condanna con fermezza qualsiasi forma di violenza e si dissocia da ogni tentativo di strumentalizzare una candidatura politica passata e priva di seguito. Alla luce della gravità dei fatti emersi e confessati dalla persona condannata, si comunica infine che la persona in questione non è più considerata persona gradita all’interno del partito. La nostra sezione non solo non tollera, ma condanna comportamenti o reati di questo tipo, che sono in totale contrasto con i nostri valori».