Tra i monti ticinesi, ma senza mucche e capre: «Ci siamo innamorati dei lama»



Ecco l’azienda agricola che non ti aspetti. Quella in cui si fa trekking con i lama. E gli sputi? «Solo se gli animali sono troppo vicini tra loro».
Ecco l’azienda agricola che non ti aspetti. Quella in cui si fa trekking con i lama. E gli sputi? «Solo se gli animali sono troppo vicini tra loro».
CENTOVALLI - Aria purissima. Panorami mozzafiato. E una natura incontaminata. È quello che si trova sul Monte Comino, nelle Centovalli. Ma nei prati, invece che mucche, capre e pecore tipicamente rossocrociate, si vedono scorrazzare i lama, animali originari delle Ande del Sud America.
A riservare questa grande sorpresa è l’azienda agricola Lama Trekking Ticino, che detiene 19 lama e un alpaca e offre agli escursionisti la possibilità di fare trekking con loro.
«L’idea di creare l’azienda agricola è nata dal desiderio di preservare i prati secchi presenti qui sul Monte Comino», ci spiegano Jean-Pierre e Marisa Bäschlin. I prati secchi, in effetti, sono caratterizzati da una grande biodiversità e, a causa dei fertilizzanti, in Svizzera dal 1990 ne sono spariti più del 95%.
«È scoppiato l'amore» - «I prati secchi sono un patrimonio dell’umanità, una ricchezza che non va assolutamente perduta, e in questa zona il bosco stava prendendo il sopravvento», continua Jean-Pierre. «Inizialmente pensavamo di tenere delle mucche, oppure delle capre o delle pecore, ma chi ha le case di vacanza nella zona non era molto entusiasta…così abbiamo abbandonato l’idea. Di lì a poco, però, abbiamo avuto l’occasione di fare un trekking con i lama nei Grigioni...ed è scoppiato l’amore».
Senza più paura - «I lama sono molto simpatici e carini. Ci tengono una grande compagnia», sottolineano i due coniugi. A smuovere quel qualcosa in più è stato però un episodio specifico. «Ci ha particolarmente colpito la sensibilità e la docilità di questi animali», spiega Marisa. «Durante il trekking nei Grigioni, infatti, avevamo con noi i nostri nipotini. Uno di loro soffriva di vertigini e a un certo punto siamo arrivati a un passaggio un po’ difficile. Io mi sono detta “di qui non passa”, perché fino a quel momento avevamo provato, senza successo, di tutto di più. Il lama con cui stava camminando il bambino, però, l’ha spinto dolcemente verso la roccia, mettendosi dalla parte del vuoto, e lui è passato. Tutto ciò ci ha molto toccato, così abbiamo provato a buttarci in questo progetto, partendo da dei corsi per detentori di lama».
L’azienda agricola nasce così nel 2014, partendo subito con i trekking. Da questa attività «è poi nato il desiderio, da parte dei clienti, di poter mangiare qui. Con il tempo, quindi, abbiamo costruito quello che oggi è l’agriturismo». E, con l’obiettivo di offrire una gastronomia a chilometro zero, la coppia ha iniziato a coltivare gli orti. «Abbiamo verdure e ortaggi, 120 piantine di bacche tra mirtilli, lamponi, ribes e cassis, e molte erbe officinali con cui produciamo tisane, unguenti e creme».
Sotto il piumone...di lana di lama - Ma dai lama viene un’altra preziosa risorsa: la lana. «Li tosiamo una volta all’anno», spiega Marisa. «La lana più bella la mandiamo da una ditta specializzata in Germania, dove viene lavata e cardata, così possiamo vendere le matasse pronte da lavorare. Su comanda facciamo anche i piumoni e siamo contentissimi, perché la lana di lama è una fibra meravigliosa: ha un effetto termoregolatore, isola molto meglio della lana di pecora, sia dal caldo che dal freddo, non pizzica ed è anallergica».
Il trekking, nel frattempo, «attira molti ticinesi e svizzeri tedeschi, ma anche inglesi, tedeschi e spagnoli. Abbiamo gente un po’ di tutte le nazionalità», riferisce Valerio Pasini, che ricopre il ruolo di guida.
«Gli sputi? Solo se sono troppo vicini» - Ma, si sa, i lama hanno una particolarità tutta loro. «Sputano, sì, ma lo fanno più che altro se sono troppo vicini tra loro, perché non amano il contatto. Durante la passeggiata, per evitare questo spiacevole inconveniente, si cerca di tenere una distanza di almeno un metro/un metro e mezzo tra ogni animale».
«Il lupo ci preoccupa, abbiamo tre branchi intorno» - In mezzo a tanta natura va però affrontato anche l’argomento lupo. «Da una parte siamo messi bene da questo punto di vista, perché ad oggi non abbiamo avuto attacchi e non abbiamo subito predazioni», ci dice Jean-Pierre Bäschlin. «Questo, spero, perché proteggiamo bene gli animali con le nostre recinzioni e anche perché i lama sono molto aggressivi verso i canidi, lupi compresi. Dall’altra parte siamo messi male, perché intorno abbiamo ben tre branchi. Chiaramente il lupo ha diritto di cittadinanza come ce l’ho io e non è che io sia contro a priori, però devo dire che ci preoccupano…ritengo che sia un bel problema e non sono molto sereno sapendo che in giro ci sono i lupi».