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I ticinesi non ne possono più, sei sui dieci cambieranno cassa malati

Boom di cambi di cassa malati e cresce la sfiducia verso l’obbligo assicurativo.
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I ticinesi non ne possono più, sei sui dieci cambieranno cassa malati
Boom di cambi di cassa malati e cresce la sfiducia verso l’obbligo assicurativo.

LUGANO - Sfiducia e amarezza sui volti di chi abita nella Svizzera italiana quando si parla di premi di casse malati. Il nostro è stato uno dei cantoni più penalizzati dall'aumento dei costi della salute negli ultimi anni. E di fronte a uno scenario simile c'è chi getta la spugna: il 21% di chi risiede nella Svizzera italiana ha cambiato cassa malati nel 2025, e la tendenza è in aumento. Almeno secondo il portale di comparazione online bonus.ch secondo il quale per il 2026, il 66% della popolazione prevede una disdetta, mentre il 46% si dichiara pronto a rinunciare all'obbligo di assicurazione malattia.

Questa stima è stata fatta nel mese di maggio, quando bonus.ch ha raccolto il parere di 4.500 persone che si sono espresse sul grado di soddisfazione in merito al loro assicuratore, valutando soprattutto aspetti come l'aumento dei premi, la chiarezza delle informazioni fornite dalla cassa malati, la gestione delle prestazioni e il servizio clienti.

Svizzera italiana: oltre una persona su cinque ha lasciato la propria cassa malati - Negli ultimi due anni, il Ticino è stato il cantone più colpito dall'aumento dei premi delle casse malati, con un incremento medio del 10.5%. Non sorprende quindi che il tasso di cambiamento più elevato sia stato registrato nella Svizzera italiana (21%), mentre nella Svizzera tedesca e nella Svizzera romanda ha raggiunto il 17%. I cinquantenni registrano il tasso di cambiamento più elevato del Paese (25%). Al contrario, gli assicurati e le assicurate di 80 anni e oltre rimangono in gran parte fedeli alla loro cassa (a cambiare è solo il 13%).

In Svizzera una persona su tre è pronta a cambiare cassa malati per il 2026 - Lo scorso maggio, quando l'aumento stimato dei premi malattia era compreso tra il 4% e il 6%, quasi un terzo di chi ha risposto al sondaggio di bonus.ch prevedeva di disdire il contratto e cambiare compagnia per il 2026. Esiste una forte disparità regionale nell'intenzione di cambiare cassa malati. La Svizzera italiana appare in chiaro contrasto con il sistema attuale, con un numero record del 66% di persone che dichiarano l'intenzione di optare per una nuova compagnia. La Svizzera tedesca mostra la maggiore inerzia al cambiamento, con più di 8 persone su 10 che non prevedono di disdire la propria assicurazione. In Svizzera romanda, infine, a prevedere di rivolgersi a un altro fornitore di servizi per il 2026 è il 32% di chi ha risposto al sondaggio.

L'85% delle persone di età pari o superiore a 80 anni intende rimanere fedele al proprio assicuratore - L'intenzione di cambiare varia notevolmente a seconda dell'età. L'85% degli ottantenni e ultraottantenni dichiara di voler mantenere la stessa cassa malati nonostante il forte aumento dei premi previsto per il 2026. Al contrario, questa percentuale scende al 36% nella fascia di età compresa tra i 40 e i 49 anni.

Il 30% della popolazione svizzera è disposto a rinunciare all'obbligo dell'assicurazione malattia - L'anno scorso, bonus.ch ha condotto un sondaggio tra la popolazione svizzera sull'idea di una cassa malati unica per cantone. In un contesto di forti aumenti dei premi malattia, il 76% del campione intervistato ha risposto favorevolmente. Nel 2025, il portale di confronto online si è interessato a un altro modo per riformare l'attuale sistema sanitario, chiedendo se le persone sarebbero disposte a rinunciare all'obbligo di avere un'assicurazione sanitaria (libera scelta di assicurarsi o meno). Il risultato: quasi un terzo del campione ha risposto affermativamente.

Nelle regioni italofone, quasi una persona assicurata su due mette in discussione la legittimità dell'obbligo di assicurazione malattia - La Svizzera italiana si distingue nettamente: quasi la metà (46%) della popolazione di questa regione sarebbe disposta a mettere in discussione il principio stesso dell'assicurazione malattia obbligatoria. La Svizzera romanda (27%) e la Svizzera tedesca (29%) mostrano un'adesione più forte al sistema attuale, con meno di un terzo di chi ha risposto al sondaggio favorevole a un suo abbandono.

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