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LUGANO

SNL annuncia quattro tagli, i sindacati: «Vergogna»

Per SEV, Unia e OCST, i licenziamenti sono antisindacali. La Società Navigazione replica: «Una delle misure volte a garantire un futuro solido alla società»
SNL annuncia quattro tagli, i sindacati: «Vergogna»
tio.ch/DECA
SNL annuncia quattro tagli, i sindacati: «Vergogna»
Per SEV, Unia e OCST, i licenziamenti sono antisindacali. La Società Navigazione replica: «Una delle misure volte a garantire un futuro solido alla società»

Ritiro immediato dei licenziamenti, intervento urgente delle autorità politiche e istituzionali del Cantone e della Città, sospensione di ogni finanziamento pubblico. Sono queste le richieste avanzate con forza nel pomeriggio di oggi davanti alla sede della Società di Navigazione del Lago di Lugano (SNL). A protestare sono stati i sindacati SEV, Unia e OCST, a seguito dei tre licenziamenti notificati martedì dalla direzione della società.

«Quanto accaduto è estremamente grave», ha esordito Angelo Stroppini, sindacalista del SEV, ricostruendo passo dopo passo le tensioni crescenti tra il personale e la direzione della SNL. «Il primo licenziato – ha spiegato – è un cittadino svizzero e rappresentante sindacale. Una voce critica, responsabile degli acquisti, figura centrale per l’azienda. Il suo allontanamento non è casuale: dava fastidio».

«Licenziamenti antisindacali» - Durante l’intervento è stato trasmesso un audio del collaboratore coinvolto, che ha affermato: «Questi licenziamenti mostrano chiaramente la volontà di allontanare chi non si adegua in silenzio. È il mio caso: ho sempre lavorato con professionalità e spirito costruttivo, ma ho anche posto domande e sollevato riflessioni. In SNL, però, il pensiero critico non è tollerato».

Il secondo licenziato è anch’egli cittadino svizzero, membro della commissione del personale e navigante: «Anche lui una voce scomoda», ha denunciato Stroppini. «Licenziato nonostante la protezione di cui dovrebbe godere. Un altro chiaro caso di licenziamento antisindacale».

Il terzo lavoratore allontanato è un frontaliere, “colpevole” unicamente di aver chiesto il rispetto della legge sulla durata del lavoro con il supporto del sindacato. «Chi rivendica i propri diritti, in questa azienda, viene licenziato. Questo è il messaggio che passa», hanno dichiarato i sindacati.

Nel frattempo dietro le sue spalle, affisso in prossimità dei cancelli della sede della SNL, è stato appeso uno striscione con su scritto in maiuscolo la parola “VERGOGNA”.

Ad altri collaboratori - prosegue Stroppini - è stato chiesto di accettare una riduzione dell’attività all’80%. «Ci si chiede come potranno garantire il servizio con meno personale, soprattutto considerando che gli orari ufficiali sono già stati stampati».

La situazione gestionale appare caotica: «Turnover costante dei direttori – più di cinque negli ultimi anni – e promesse di rilancio dell’azienda rimaste disattese. Siamo sicuri che i soldi pubblici debbano continuare a confluire in un pozzo senza fondo?», domanda.

«Uno pseudo sindacato che si presta al gioco della direzione» - Anche Giorgio Gargantini, segretario di Unia, non ha nascosto la propria indignazione: «La situazione è gravissima. Ieri siamo stati confrontati con tre licenziamenti abusivi e antisindacali. In un contesto in cui anche i sindacati vengono licenziati, noi saremo in tribunale il 26 agosto per difendere il diritto di svolgere il nostro lavoro».

Gargantini ha inoltre denunciato «il ruolo ambiguo dell’associazione del personale, guidata da Natalia Ferrara: uno pseudo-sindacato che ha di fatto accompagnato e legittimato questa deriva. I sindacati non sarebbero stati estromessi se qualcuno non avesse prestato il fianco a questo gioco. E l’autorità cantonale? Che ne pensa di tutto ciò?»

L’appello finale è chiaro: «Serve una revisione completa, a partire dai finanziamenti pubblici. Basta sostenere enti che operano in questo modo. Oggi siamo qui per portare solidarietà ai licenziati e a chi continua a lavorare in condizioni difficili. Ogni franco pubblico versato a SNL è un sostegno a questo sistema. Diciamolo chiaramente: basta. Vergogna SNL. Vergogna Tisin 2.0. Solidarietà ai licenziati».

La presa di posizione di SNL
«SNL conferma che, nell’ambito del progetto di razionalizzazione e rilancio annunciato nel corso dell’Assemblea degli azionisti e durante l’incontro con i collaboratori dello scorso 17 giugno, ha dovuto procedere all’interruzione del rapporto di lavoro con quattro collaboratori. Pur dolorosa, questa decisione è una delle misure individuate in accordo con le proprie controparti sociali volte a garantire un futuro solido alla società, minimizzando l’impatto sui posti di lavoro, senza tuttavia rinunciare agli importanti progetti di sviluppo, fondamentali per il rilancio dell’azienda.
In una rinnovata ottica di dialogo, le autorità sono già state informate delle misure intraprese».

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