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Attacchi più violenti: «Anche in Ticino, ma meno gravi che oltre Gottardo»

Le aggressioni ai danni dei dipendenti delle FFS a sud delle Alpi, il portavoce: «La Svizzera italiana vive, rispetto al resto del paese, una situazione meno tesa».
Ti-Press / Samuel Golay
Attacchi più violenti: «Anche in Ticino, ma meno gravi che oltre Gottardo»
Le aggressioni ai danni dei dipendenti delle FFS a sud delle Alpi, il portavoce: «La Svizzera italiana vive, rispetto al resto del paese, una situazione meno tesa».

BELLINZONA - Pugni in testa, morsi, vetri rotti e insulti: sebbene il numero complessivo delle aggressioni ai danni del personale FFS sia rimasto stabile, cresce la preoccupazione per l’aumento della brutalità e della violenza con cui queste avvengono.

A lanciare l’allarme è stato, domenica scorsa, il portavoce delle Ferrovie Federali Svizzere, Moritz Weisskopf, che ha denunciato un’escalation di attacchi verbali e fisici sempre più gravi ai danni dei dipendenti a bordo dei treni.

In Ticino meno violenza - Dati alla mano, in media si verificano circa 3'600 incidenti all'anno in Svizzera. Qual'è però la situazione in Ticino? «Non esistono cifre regionali specifiche per la Svizzera italiana», ci ha spiegato Patrick Walser, portavoce delle FFS per la Regione Sud.

«Possiamo però confermare che il Ticino vive, rispetto al resto della Svizzera, una situazione meno tesa, con un ridotto numero di aggressioni, siano esse verbali o fisiche», ha sottolineato Walser. Insomma, la situazione sembra essere un po' più tranquilla e contenuta, anche se ciò non significa che i grattacapi manchino. «I casi più frequenti riguardano le aggressioni verbali».

Ecco cosa è cambiato - Detto questo, Walser ricorda che la situazione generale della sicurezza nei treni e nelle stazioni ferroviarie è stabile in tutta la Svizzera. «Tuttavia, le FFS hanno osservato che negli ultimi anni le aggressioni nei confronti dei collaboratori e dei viaggiatori sono diventate più gravi. Questi sviluppi sociali preoccupano anche le FFS, perché ogni aggressione è di troppo. Le FFS denunciano costantemente ogni reato alla polizia».

Ma quali misure sono state adottate per arginare il fenomeno? «Le FFS prendono molto sul serio la questione della sicurezza e hanno già adottato diverse misure per aumentare ulteriormente la sicurezza dei propri collaboratori». Tra queste figurano una maggiore formazione in materia di de-escalation, l'apertura di un nuovo centro di formazione sulla sicurezza nell'estate 2024 e una maggiore presenza della Polizia dei Trasporti e di Transicura in alcune stazioni selezionate e su treni ben visibili.

Alcune misure per la prevenzione - Da settembre 2024, gli agenti della Polizia dei Trasporti sono anche dotati di bodycam, che hanno un effetto de-escalante e possono prevenire conflitti e comportamenti aggressivi. «Dopo le 22, i treni a lunga percorrenza sono solitamente accompagnati da due assistenti alla clientela che, in situazioni critiche, sono affiancati da personale di sicurezza».

Nel novembre 2024 le FFS hanno inoltre realizzato una campagna di sensibilizzazione all'insegna del motto “Viaggiare insieme con rispetto”, per sensibilizzare i viaggiatori e i collaboratori al rispetto reciproco, salutata con favore da colleghe e colleghi. «Stiamo continuamente rivedendo e adattando le nostre misure per ridurre ulteriormente le aggressioni e migliorare la sensazione di sicurezza».


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