Moon&Stars col fiato sospeso, l'appello: «Via il ricorso»


La preoccupazione dei commercianti per la continuità dell'evento a partire dal 2027: «L'interesse di un singolo non può mettere a repentaglio il futuro di un'intera comunità».
La preoccupazione dei commercianti per la continuità dell'evento a partire dal 2027: «L'interesse di un singolo non può mettere a repentaglio il futuro di un'intera comunità».
LOCARNO - A conclusione di un’edizione di “Moon&Stars”, con oltre 70'000 spettatori «e una ricaduta positiva per l’intera città», i commercianti di via alla Ramogna esprimono forte preoccupazione per il blocco che grava sulla continuità dell’evento a partire dal 2027, a causa del ricorso da parte di un singolo esercente.
«Inaccettabile rischiare di perdere la manifestazione» - «Non possiamo accettare che il legittimo interesse di un singolo metta a repentaglio il futuro di un’intera comunità - scrivono in una nota - Dopo una pandemia che ha già messo in ginocchio il settore, e in un contesto in cui anche le piattaforme di vendita online continuano a erodere il commercio locale, è inaccettabile che Locarno rischi di perdere una delle sue manifestazioni più importanti per una questione procedurale e individuale»
Le petizioni e le firme - La rassegna di concerti “Moon&Stars” «ha dimostrato anno dopo anno il suo valore: richiama turisti, crea lavoro, genera indotto per negozi, ristoranti, alberghi e attività collaterali. I concerti di “Moon&Stars” sono una vetrina per il territorio, un punto fermo della nostra economia, della nostra identità culturale e della vita sociale. A supporto di tutto ciò sono state lanciate sia una petizione in formato cartaceo, firmata in pochi giorni da oltre 600 sostenitori, sia una petizione online, anch’essa sostenuta da centinaia di persone».
«Incontriamoci» - Da qui la richiesta: «Chiediamo con rispetto all’esercente anonimo di piazza Grande di ritirare immediatamente il ricorso per il bene collettivo della città. Comprendiamo che ci possano essere esigenze individuali, ma è impensabile che un solo attore possa mettere a repentaglio una manifestazione così importante e tenere in ostaggio un’intera comunità. Il Municipio ha già dichiarato pubblicamente di aver aperto le porte al dialogo. È quindi auspicabile che anche il ricorrente faccia la sua parte e si apra almeno a un confronto costruttivo con tutte le parti interessate, così da trovare una soluzione sostenibile per il futuro di Locarno».
La lettera al Consiglio di Stato - I commercianti, dopo una prima lettera, hanno domandato al Municipio la convocazione di un incontro ufficiale «con l'esercente che ha presentato il ricorso, gli organizzatori della rassegna, la delegazione dei commercianti firmatari (Scia), eventuali rappresentanti del Cantone e altri portatori di interesse come l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, Gastrosuisse e rappresentanti del settore alberghiero». Sempre i commercianti hanno scritto al Consiglio di Stato chiedendo «di farsi parte attiva affinché il Tribunale competente possa trattare rapidamente il ricorso e sbloccare la situazione, garantendo l’interesse collettivo e riconoscendo l’impatto economico, sociale e culturale che la sospensione del procedimento potrebbe generare in futuro». Inoltre, si domanda che «vengano considerati strumenti o modalità per evitare che, in futuro, l’interesse pubblico possa venire bloccato da azioni che, pur legittime, producono effetti sproporzionati per l’intera collettività».
«Serve spirito di collaborazione» - In un contesto in cui «l’intero settore commerciale e turistico dipende da manifestazioni di questa portata, bloccare lo sviluppo di Locarno significa danneggiare anche sé stessi. Solo con spirito di collaborazione possiamo garantire un futuro prospero per tutti. Siamo fiduciosi che il buonsenso prevarrà. In momenti come questo, occorre saper guardare oltre il proprio interesse e agire pensando al benessere collettivo. La bilancia deve pendere dalla parte della comunità, della cultura, dell’economia locale. Ci appelliamo dunque al ricorrente affinché compia un gesto di responsabilità e ritiri il ricorso, e alle Istituzioni affinché facciano il possibile per garantire il futuro di Locarno e di tutti noi».