«Locarno don't touch the screen», oltre tremila firme


Raggiunto un considerevole "bottino" di sottoscrizioni in poco tempo.
Raggiunto un considerevole "bottino" di sottoscrizioni in poco tempo.
LOCARNO - «Un passo indietro». È quello che domandano gli oltre tremila firmatari della petizione online dal titolo emblematico «Locarno don't touch the screen».
Il riferimento è alla decisione della direzione del Locarno Film Festival di pensionare, già dall’edizione 2025, lo storico schermo di Piazza Grande ideato nel 1971. Da qui la mobilitazione con l’iniziativa online, sottoscritta da personalità appartenenti ai settori della cinematografia, della cultura, dell’architettura e della tutela del patrimonio (l'elenco nel box). Il considerevole “bottino” di tremila firme è stato raggiunto in una giornata.
«Lo schermo e la cabina - si legge - che nel corso del tempo sono state adattate all’evoluzione tecnologica con intelligenza e rispetto del progetto originale, sono elementi irrinunciabili dell’architettura effimera che di anno in anno mette in atto l’eccezionale spettacolo urbano nella città devota al cinema». Pur comprendendo «la complessità delle sfide a cui il Locarno Film Festival deve rispondere, chiediamo: al Locarno Film Festival di preservare e valorizzare lo schermo e la cabina progettati da Livio Vacchini continuando ad impiegarli per le proiezioni in Piazza Grande; alle autorità comunali, cantonali e federali di tutelare la proiezione cinematografica in Piazza Grande durante il Locarno Film Festival e le strutture di proiezione appositamente sviluppate dall’architetto Livio Vacchini; di garantire in futuro trasparenza, partecipazione e dibattito pubblico riguardo a scelte dal forte impatto per il Festival in rapporto al suo ruolo culturale e ai valori identitari».
I sottoscrittori
- Michele Bardelli, architetto, già Municipale della Città di Locarno
- Silvia Barrera Meili, architetta, co-Presidente SIA Ticino e rappresentante SIA-Ticino nel Comitato CAT (Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino)
- Michael Beltrami, regista e produttore
- Renato Berta, direttore della fotografia
- Patricia Boillat, cinema designer e filmmaker
- Mario Botta, architetto, Fondatore dell'Accademia di Architettura di Mendrisio
- Danilo Catti, regista e produttore
- Michele Dell'Ambrogio, critico cinematografico, Responsabile artistico del Circolo del cinema Bellinzona
- Tiziano Fontana, Presidente Società ticinese per l’arte e la natura STAN, Sezione ticinese di Patrimonio svizzero
- Franz Graf, architetto, Direttore Laboratoire des Techniques et de la Sauvegarde de l’Architecture Moderne TSAM – EPFL
- Elena Gugliuzza, cinema designer e filmmaker
- Villi Hermann, cineasta e produttore
- Adriano Kestenholz, regista, Presidente AFAT - Associazione Film Audiovisivi Ticino
- Marco Müller, Direttore Centro di Ricerche sulle Arti del Cinema, Università di Shanghai, già Direttore Locarno Film Festival (1992-2000)
- Nicola Navone, architetto e dottore di ricerca, Vicedirettore Archivio del Moderno dell’Università della Svizzera italiana
- Roberto Pomari, Presidente Film Festival Diritti Umani Lugano, già Direttore Palacinema
- Esmé Sciaroni, truccatrice cinematografica e architetta
- Silvio Soldini, regista e sceneggiatore
- Laurent Stalder, professore di storia e teoria dell’architettura, ex Direttore dell’Istituto di Storia e Teoria dell’Architettura GTA ETHZ
- Eloisa Vacchini, architetta, Titolare dello Studio Vacchini