Vacanze, un volo verso... il nulla: «Biglietti mai ricevuti»

L'Odissea di una 30enne di Bellinzona che ha comprato dei biglietti aerei sul sito Fly-Go.it. «Li contatto da mesi senza ottenere risposta». L'ACSI: «Abbiamo ricevuto 4-5 segnalazioni analoghe. Affidatevi direttamente alle compagnie aeree».
BELLINZONA - Estate. Tempo di vacanze. E di prenotazioni di voli e alberghi, sempre più spesso fatte online. Un metodo, questo, che può nascondere numerose insidie e trasformare le agognate ferie in una vera e propria Odissea. È quanto successo a una 30enne di Bellinzona (nome noto alla redazione) che negli scorsi mesi aveva (o almeno pensava di avere) comprato dei biglietti aerei sul sito Fly-Go.it, un sito che dovrebbe permettere all'utente «di prenotare i voli più convenienti più adatti alle proprie esigenze».
Mesi di silenzio - Dovrebbe. Appunto. Perché, come ci ha raccontato la 30enne, le cose non sono proprio andate così. «Io e la mia famiglia dobbiamo partire il prossimo 12 luglio ma non abbiamo ancora ricevuto i biglietti aerei». Ma non solo. Perché la società, oltre a non aver inviato la conferma di prenotazione nei quindici giorni previsti dal contratto, da allora ha fatto orecchie da mercante. «Sono mesi che provo a contattarli per avere informazioni sui voli ma non ho mai ricevuto risposta né tramite email né via telefono», ci racconta la donna. «Ogni mia chiamata veniva messa in attesa. Ore e ore di musichette senza mai riuscire a parlare con un operatore».
Nessun posto riservato - Avvicinandosi la data della partenza, la 30enne ha deciso di prendere il toro per le corna e chiamare direttamente le compagnie aeree con cui avrebbe dovuto volare. Il risultato? «Nessuna di loro aveva i nostri nominativi. Su entrambi gli aerei ci sono ancora posti ma costano duecento franchi l'uno, ovvero più del triplo di quanto già speso su Fly-Go».
4-5 segnalazioni da inizio anno - Insomma, oltre il danno anche la beffa. Calcolando poi che la 30enne ha anche sborsato (inutilmente) un'ottantina di franchi in telefonate. Ma il suo è un caso isolato? Oppure altre persone sono cadute nella rete di Fly-Go.it? «Da inizio anno ci sono arrivate 4-5 segnalazioni su questo tema», ci spiega Micaela Rossi, consulente del servizio InfoConsumi dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera Italiana (ACSI). Ma Fly-Go.it non è la sola compagnia a "giocare sporco". «Ci sono altri casi di persone che hanno comprato biglietti aerei mai ricevuti anche da altri siti».
Attenti a internet - Un altro fatto strano è che Fly-Go.it, nonostante la sua bassa affidabilità e una nomea non proprio irreprensibile in Italia, sia tra i primi siti che compare se si fa una ricerca di voli su Google. «Non è affatto strano», precisa Ivan Campari dell'ACSI. «Internet è pieno zeppo di siti truffaldini. I social, poi, sono pieni di post sponsorizzati che portano a truffe. Bisogna fare molta attenzione ad acquistare qualsiasi tipo di prodotto o servizio da siti non conosciuti e mai utilizzati prima».
Prevenire le truffe - Internet è una giungla. E non sempre è facile districarsi e uscirne indenne. «La miglior arma contro le truffe è la prevenzione», continua Campari, precisando che in molti casi «una volta che si è subito la truffa, c’è poco da fare». Ma allora come prevenire? «Per quel che riguarda i biglietti aerei è molto semplice», precisa Campari. «Basta acquistarli direttamente dalle compagnie aeree e non da intermediari, a meno che questi non siano conosciuti e affidabili».
Se è troppo bello (forse) non è vero - Alcuni consumatori si lasciano "abbagliare" dai prezzi estremamente bassi proposti da alcuni siti. Ma (molto) spesso non è tutto oro quello che luccica. «I prezzi stracciati spesso nascondono fregature», avverte Campari. Ci sono però due contromisure che chi viene truffato può tentare di mettere in atto. «La prima è provare a chiedere un annullamento della transazione alla società che ha emesso la carta di credito che si è utilizzato per l’acquisto. Generalmente però questo è possibile soltanto fino a 30 giorni dopo l’arrivo della fattura. Un'altra cosa che si può fare - non tanto per ottenere risultati concreti per se stessi quanto piuttosto per cercare di allertare le autorità - è fare una segnalazione alla SECO per pratiche commerciali sleali o fare denuncia alla polizia cantonale».



























