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Cerva sedata e liberata: «Attenti con i cani nei boschi e non toccate i cuccioli di selvatici»

È una storia a lieto fine quella della cerva avvistata ieri nel centro di Massagno. Ma dalla Spab l'avvertimento: «Il rischio di arrecare danno alla selvaggina è elevato»
Cerva sedata e liberata: «Attenti con i cani nei boschi e non toccate i cuccioli di selvatici»
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Cerva sedata e liberata: «Attenti con i cani nei boschi e non toccate i cuccioli di selvatici»
È una storia a lieto fine quella della cerva avvistata ieri nel centro di Massagno. Ma dalla Spab l'avvertimento: «Il rischio di arrecare danno alla selvaggina è elevato»

LUGANO - Tutto è bene quel che finisce bene. È una storia a lieto fine quella ritratta nelle immagini pubblicate qualche ora fa sui social dalla Protezione Animali di Bellinzona (SPAB). Il breve video mostra il rilascio di una cerva, catturata ieri mentre si aggirava impaurita nel centro di Massagno.

«Siamo stati allarmati nel primo pomeriggio dal guardiacaccia, intervenuto sul posto insieme alla polizia comunale di Ceresio Nord - ci spiega Emanuele Besomi, presidente della Spab -. Analizzata la situazione e capito che la cerva non sarebbe potuta tornare autonomamente verso il bosco, è stato chiesto il nostro intervento».

Per il recupero dell'animale selvatico è stata utilizzata la telesedazione: «Un intervento necessario per evitare che l'animale, in preda al panico, si mettesse a correre per l'abitato mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella di chi avesse incontrato per la sua strada», precisa Besomi.

Da qui l'attivazione del dispositivo che, accerchiato l'animale, è riuscito in poco tempo a metterlo nelle condizioni di poterlo trasferire altrove: «La sedazione ha fatto effetto nell'arco di una decina di minuti e ci ha permesso di spostare la cerva, poi liberata nel bosco in Capriasca».

Non è la prima volta che un animale selvatico si avventura nell'abitato: «È plausibile che, spaventata da qualche cane, sia scappata verso la città invece che verso il bosco - fa notare Besomi -. C'è sempre più urbanizzazione, sempre più gente che va a spasso nei boschi e quindi maggiori possibilità che gli animali selvatici vengano disturbati».

Da qui l'appello: «Ricordatevi di tenere sotto controllo i vostri cani e, se necessario, anche al guinzaglio. Questi animali sono molto sensibili ai cani. Il rischio di arrecare danno alla selvaggina è altrimenti elevato».

Ma c'è altro che potrebbe involontariamente mettere in pericolo l'incolumità di questi animali: «Mai dare confidenza a un animale selvatico: non sono il cane o il gatto di turno - sottolinea il presidente della Spab -. In loro prevale l'istinto, per cui non possiamo prevederne il comportamento. In secondo luogo questo è il periodo in cui cervi e caprioli partoriscono, per cui è molto facile trovare dei cuccioli da soli in giro per i boschi. Ma non sono stati abbandonati. Non toccateli e assolutamente non spostateli. Il rischio è che la mamma poi non li riconosca più». Un avvertimento più che lecito visto che, fa notare Besomi: «Settimana scorsa tre persone hanno raccolto dei caprioli e se li sono portati a casa, compromettendo la loro sopravvivenza».

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