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ASCONA

«Un lutto costante quotidiano»: il video

Tra le mura di una scuola ticinese si consuma un dramma nascosto. Silenzioso. Devastante. Silvio, Alessia ed Emily lo raccontano così.
«Un lutto costante quotidiano»: il video
Foto di Davide Giordano/ tio.ch
«Un lutto costante quotidiano»: il video
Tra le mura di una scuola ticinese si consuma un dramma nascosto. Silenzioso. Devastante. Silvio, Alessia ed Emily lo raccontano così.

ASCONA - Il set utilizzato è quello del Collegio Papio di Ascona. È qui che si sviluppa il dramma di “Lupi et Oves”, dal latino "lupi e pecore", una pellicola di 85 minuti che scuote anime e coscienze. A firmarla è il 35enne regista asconese di origini aramaiche Silvio Akai. «Porto al cinema un tema delicato. Il bullismo al femminile. Tra donne».

Nelle sale e nelle scuole – La recente anteprima privata al Palacinema di Locarno ha riscosso ampi consensi. Più avanti si saprà se e come il film, che ha la colonna sonora ideata dall'artista Sisma, sbarcherà in altre sale. «L'auspicio – sostiene Akai – è quello di avviare anche un percorso negli ambienti scolastici».

«In profondità» – Intanto la domanda sorge spontanea: perché lanciarsi in una sfida del genere? Akai, nel video realizzato da tio.ch, è chiaro: «Volevamo fare sensibilizzazione su un problema attuale. Il bullismo al femminile è subdolo. Va in profondità. Atteggiamenti e gesti possono prolungare la sofferenza della persona bullizzata».

Foto di Davide Giordano/ tio.chEmily Pellitteri, Silvio Akai e Alessia Oliverio nel chiostro del collegio Papio di Ascona.

«Non siamo psicologi» – La mente di Lupi et Oves affronta la tematica con serietà. E sottolinea: «Non siamo psicologi ovviamente. Non ci permettiamo di analizzare il fenomeno oltre un certo livello».

«Manipolazione e premeditazione» – Alessia Oliverio, 25 anni, interpreta la parte di Bianca, la ragazza bullizzata. «Secondo me i maschi, sin da piccoli, sono educati a mostrare la mascolinità attraverso l'aggressività. Invece le donne "devono" essere più composte. Questo si riversa anche nel bullismo. Un bullismo più manipolatorio, più indiretto, forse più premeditato. Le donne sono abituate a mostrarsi forti in un'altra maniera».

«Fregatene e parlane con qualcuno» – Emily Pellitteri, 22 anni, veste i panni di Luna, la bulla. E dopo questa esperienza sul set ha sicuramente qualcosa da consigliare a chi è vittima di bullismo. «Prima di tutto devi fregartene altamente di quello che la gente pensa di te. Ti criticherà sempre. Sia se fai cose buone, sia se fai cose cattive. Ma soprattutto, se sei bullizzata, parlane con qualcuno. Esprimi i tuoi sentimenti e non tenere tutto dentro. Così potrai essere aiutata».

Foto Lupi et OvesUna scena del film.

La testimonianza commovente – «All'anteprima ho ricevuto una testimonianza forte da parte di un padre – racconta Akai –. Si è avvicinato a me e mi ha detto una cosa che mi ha colpito tantissimo. La figlia nel periodo dell'adolescenza veniva bullizzata. Mi ha spiegato che lui e la moglie vivevano una sorta di lutto costante quotidiano. Sentire questa cosa e vedere i suoi occhi lucidi mi ha fatto capire che forse il messaggio sta passando».

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COMMENTI
 

Maverik 4 mesi fa su tio
Si certo il messaggio passa … ma forse solo alle famiglie dei “ bullizzati” ….ma le famiglie dei bulli ???

littli 4 mesi fa su tio
Risposta a Maverik
Le famiglie dei bulli, secondo me ai loro tempi sono stati pure loro dei bulli. Un frutto non cade mai lontano dall'albero.
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