Vivere con un tumore: «Per stare bene le terapie oncologiche non bastano»

Far ritrovare il benessere, oltre alla malattia. È questo l’obiettivo del nuovo seminario organizzato dalla Lega ticinese contro il cancro.
BELLINZONA - «Quando si riceve la diagnosi è come un terremoto: il corpo va in tilt e in testa regnano paura e depressione. Ma questi incontri ci indicano la via per ritrovare il benessere». È quanto ci ha detto una ticinese affetta da tumore che abbiamo incontrato, lo scorso 3 aprile a Bellinzona, al seminario sulla Mind Body Medicine organizzato dalla Lega cancro Ticino.
Quando chemioterapia e radioterapia non bastano - «Le terapie oncologiche non bastano per tornare a stare bene», ha continuato. «Una volta superata quella fase si sente il bisogno di fare ordine nella confusione e ritrovare la connessione tra mente e corpo».
«Io sono malata e il medico mi cura e mi aiuta, certo, però se non ci metto del mio, quella forza e quella voglia di aiutare me stessa, l’oncologo può arrivare solo fino a un certo punto», ha convenuto un’altra partecipante. «Qui ho trovato degli spunti per ritrovare la carica che ho dentro».
Ma cos’è la Mind Body Medicine? Ce lo spiega Petra Uffer, fisioterapista specializzata in riabilitazione oncologica e Mind Body Medicine nonché responsabile del seminario.
«L'assenza di malattia non è sinonimo di salute» - «La Mind Body Medicine è un concetto terapeutico della medicina complementare che si fonda sull’idea che la salute è più che l’assenza di malattia e riconosce la stretta connessione, dimostrata scientificamente, tra corpo e mente». Il principio è che, sfruttando questa connessione, possiamo calmare la mente attraverso l’esercizio fisico e migliorare il nostro stato fisico tramite determinati esercizi mentali.
Stress cronico e effetti collaterali - «Spesso i pazienti affetti da malattie croniche come i tumori soffrono di effetti collaterali a lungo termine come stanchezza, dolori, debolezza e problemi di concentrazione, e si vedono confrontati con uno stress cronico», aggiunge Uffer. «Quest’ultimo può a sua volta portare a pressione alta, a un indebolimento del sistema immunitario e a stati di ansia e depressione. L’obiettivo è quindi quello di lenire i sintomi e rafforzare l’autoefficacia dei partecipanti, ovvero la fiducia che ripongono nella loro capacità di agire e reagire».
In concreto, nel quadro del seminario i partecipanti hanno la possibilità di apprendere varie tecniche di auto-aiuto relative a meditazione, respirazione, rilassamento, alimentazione e gestione delle emozioni.
Alla ricerca del benessere - E scopriamo che sono i pazienti stessi ad aver portato Uffer ad avvicinarsi alla Mind Body Medicine. «Come fisioterapista seguo i pazienti oncologici nella riabilitazione fisica, ma spesso mi sentivo dire "L’oncologo mi ha detto che sono guarito, però io non mi sento ancora sano". Ho quindi capito che serviva un approccio più olistico e mi sono iscritta al CAS in Mind Body Medicine dell’Università di Zurigo, che ho completato nel 2022. Da allora la Mind Body Medicine ricopre un ruolo importante nel mio approccio terapeutico», conclude.

