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VAUD

Prosegue l'indagine contro Valerie Dittli

Si indaga per abuso di autorità: oggi il Ministero pubblico ha fatto il punto
20min/Gabriel Nista
Fonte Ats
Prosegue l'indagine contro Valerie Dittli
Si indaga per abuso di autorità: oggi il Ministero pubblico ha fatto il punto

LOSANNA - Il Ministero pubblico del canton Vaud ha confermato oggi l'apertura di un'indagine penale per abuso di autorità nei confronti della consigliera di Stato Valérie Dittli (Centro). Archiviato per contro un procedimento per violazione del segreto d'ufficio.

Queste decisioni fanno seguito a due denunce presentate dal governo cantonale. L'ex "ministra" delle finanze cantonali - che dall'aprile di quest'anno è responsabile soltanto dell'agricoltura - è in particolare sospettata di aver chiesto l'annullamento delle imposte di contribuenti facoltosi soggetti allo scudo fiscale.

I servizi della consigliera di Stato centrista avevano reso pubbliche le denunce già dieci giorni fa. Valérie Dittli aveva allora dichiarato di aver accolto con favore questa procedura come «un'opportunità per accertare i fatti».

Oggi il Ministero pubblico vodese ha voluto informare a sua volta sulla vicenda. Sulla questione della violazione del segreto d'ufficio, l'autorità inquirente ha precisato che «gli scambi tra i dirigenti del Dipartimento delle finanze e i rappresentanti degli ambienti economici sono stati oggetto di un decreto d'abbandono parziale». D'altra parte, «l'indagine sulle fughe di notizie ai media prima della pubblicazione del rapporto Studer prosegue».

Valérie Dittli - classe 1992, originaria di Oberägeri (ZG) e sorella di Laura Dittli, a sua volta consigliera di Stato nel canton Zugo - era stata chiamata in causa nei mesi scorsi da due rapporti (redatti da Jean Studer e François Paychère), che le rimproveravano di aver chiesto di annullare delle tasse a seguito di un cambiamento di prassi sullo "scudo fiscale". La consigliera di Stato ha sempre negato queste accuse.

In una nota il Cantone aveva affermato dieci giorni fa che durante il suo mandato non è stata annullata alcuna imposta e che «tutti i contribuenti hanno pagato le tasse in conformità con la legislazione vigente». In un contesto di mancanza di informazioni evidenziato dalle relazioni di Studer e Paychère, «Dittli ha soprattutto l'impressione di aver dovuto operare in una stanza immersa nell'oscurità e di aver cercato di accendere la luce», aggiungeva la nota.

Valérie Dittli è quindi convinta di aver sempre agito nell'interesse del Cantone e di aver cercato soluzioni costruttive nel rispetto della parità di trattamento.

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