«Per gli asilianti pericolosi la SEM deve poter ordinare il carcere»

Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento di giustizia e polizia di elaborare un progetto di modifica della Legge sugli stranieri (che verrà posta in consultazione).
BERNA - Come accade ora, i Cantoni devono poter continuare a ordinare la carcerazione amministrativa di richiedenti asilo respinti, autori di delitti o inciviltà, che si trovano nei centri federali d'asilo (CFA). Trasferire questa competenza ai CFA come in passato non apporterebbe nulla di nuovo.
È quanto pensa il Consiglio federale in merito a un postulato del "senatore" Damian Müller (PLR/LU). Il Governo, però, è disposto a modificare la legge affinché i Cantoni possano in futuro delegare alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) i casi di persone che costituiscono un rischio o una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera.
Col suo postulato, Müller auspica un intervento più rapido contro gli abusi da parte di richiedenti asilo respinti, lasciando anche alla SEM la possibilità di ordinare la carcerazione amministrativa. Ma per l'esecutivo, precisa una nota governativa odierna, simile cambiamento di sistema non è necessario. L'attuale prassi si è rivelata efficace e anche i Cantoni la ritengono tuttora opportuna e appropriata. Inoltre, i motivi di carcerazione resterebbero invariati anche in caso di un trasferimento delle competenze e la carcerazione non sarebbe dunque semplificata.
Diverso la situazione per coloro che rappresentano un rischio elevato e una minaccia primaria per la sicurezza interna ed esterna del Paese e che si trovano nei CFA. Conformemente alla richiesta dei Cantoni e in alternativa ad essi, la SEM può in questi casi ordinare la carcerazione. Ciò consentirebbe di intervenire in maniera più rapida nei confronti di queste persone e aumenterebbe il margine di manovra delle autorità.
Per realizzare tale obiettivo, il Dipartimento federale di giustizia e polizia è stato incaricato di elaborare un progetto di modifica della Legge sugli stranieri da porre in consultazione. Per garantire la sicurezza e contrastare il terrorismo rimangono tuttavia prioritarie le misure disciplinate nella legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo.