L'UDC dice «basta» a «un'immigrazione sconfinata»


Nel corso dell'assemblea dei delegati di oggi a Sciaffusa Marcel Diettling ha messo in guardia sull'afflusso di immigrati.
Nel corso dell'assemblea dei delegati di oggi a Sciaffusa Marcel Diettling ha messo in guardia sull'afflusso di immigrati.
SCIAFFUSA - Il presidente dell'UDC Marcel Dettling, nel corso dell'assemblea dei delegati odierna a Sciaffusa, ha messo in guardia dalle conseguenze dell'immigrazione. Oltre a questo, ha esortato i membri del partito a impegnarsi nella lotta contro i trattati con l'Ue.
Nel suo discorso all'assemblea Dettling ha messo in evidenza «l'immigrazione sconfinata» e «gli accordi di sottomissione con l'UE». L'afflusso di immigrati porta a una riduzione del benessere in Svizzera e ad aumento della criminalità. Le intese con Bruxelles hanno invece come conseguenza una perdita di democrazia e autonomia per la Confederazione, ha detto.
Il partito ha poi - fra le altre cose - deciso le raccomandazioni di voto in merito all'introduzione dell'identità elettronica (Id-e), in votazione il 28 settembre e all'iniziativa "Per una Svizzera che si impegna" della GISO del 30 novembre: entrambe sonoramente bocciate.
Il "no" alla Legge federale sul mezzo d'identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici (legge sull'Id-e LIde) è stato deciso con 241 voti contro 52.
I circa 300 delegati hanno seguito in particolare le argomentazioni del presidente dei Giovani UDC Nils Fiechter, che ha giudicato il progetto di identità digitale «pericoloso, liberticida e inutile». Le argomentazioni dei sostenitori, presentate dal consigliere nazionale Gerhard Andrey (Verdi/FR), hanno avuto meno fortuna.
Fiechter ha affermato che il voto sull'e-ID costituisce una negazione della democrazia diretta. Nel 2021, il popolo svizzero aveva chiaramente respinto un primo progetto di questo tipo. «Il fatto che quattro anni dopo dobbiamo nuovamente lottare contro questo progetto è una tattica deliberata di logoramento», ha detto.
Ancora più chiara è stata la posizione riguardante l'iniziativa sull'imposta di successione: il no è stato approvato all'unanimità, ovvero senza un solo voto contrario. Il testo propone un'imposta federale del 50% sulle successioni superiori a 50 milioni, al fine di finanziare misure volte a rispondere all'emergenza climatica.



