Il Nazionale: «Più controlli ai confini»

Approvata una mozione della Commissione della politica di sicurezza. «Danni economici ma più sicurezza»
BERNA - Il Consiglio Nazionale ha approvato una mozione che chiede più controlli al confine svizzero e ne ha respinte due dell'UDC che volevano, rispettivamente, non prendere in considerazione le richieste di asilo di persone provenienti da paesi sicuri e limitare le possibilità di ricongiungimento familiare.
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio Nazionale ha proposto maggiori controlli, sostenendo che porterebbero a grandi svantaggi economici ma che al contempo rafforzerebbero la percezione di sicurezza della popolazione. Il Nazionale ha detto sì con 121 voti favorevoli, 64 contrari e 5 astensioni. Il Consiglio Federale da par suo ha sottolineato che un eventuale inasprimento alle dogane non deve andare in contrasto con le normative dello spazio Schengen e del dovere di rispettare i diritti umani. Il tema passa ora al Consiglio degli Stati.
Respinte, invece, due mozioni dell'UDC. La prima proponeva di non esaminare le richieste di asilo per le persone che entrano attraverso Paesi terzi sicuri e di respingere queste persone al confine. Il terzo atto parlamentare voleva invece limitare il ricongiungimento familiare, ad esempio, solo per i bambini di età inferiore ai 15 anni. In merito, il Consigliere federale Jans ha sottolineato come avere dei figli che frequentano le scuole è uno dei maggiori incentivi alla integrazione.