Il "no" si cristallizza, iniziativa ambientale verso una (chiara) bocciatura

Anche il secondo sondaggio Tamedia conferma che la proposta dei Giovani Verdi non piace: «Il 67% degli svizzeri la respinge».
BERNA - L'iniziativa per la responsabilità ambientale continua a non fare breccia nel cuore degli svizzeri. Lanciato nell'agosto del 2021 dai Giovani Verdi, l'oggetto in votazione il prossimo 9 febbraio dovrebbe infatti venir sonoramente bocciato alle urne. Il secondo e ultimo sondaggio Tamedia conferma e cementifica quindi la tendenza già emersa nel primo.
«No ormai consolidato» - A due settimane dal voto, l'iniziativa dei giovani ecologisti viene respinta dal 67% degli elettori (+4% rispetto alla precedente tornata), mentre solo il 32% dei votanti è favorevole (-2%). «La posizione iniziale della prima ondata è stata confermata e consolidata nella seconda», precisano i sondaggisti di LeeWas, facendo notare «l'estrema polarizzazione» tra destra e sinistra.
Cambio di campo per i Verdi liberali - L'iniziativa - che secondo la visione dei Giovani ecologisti dovrebbe mettere la protezione dell'ambiente al centro del sistema economico - può godere del sostegno del campo rosso-verde, mentre è invisa da tutti gli altri partiti. Quelli maggiormente favorevoli sono (ovviamente) i simpatizzanti dei Verdi (88%), seguiti da quelli del PS (69%). Gli esponenti dei Verdi liberali, che nella prima tornata erano favorevoli, hanno invece voltato le spalle all'iniziativa passando nello schieramento dei contrari dove troviamo in prima fila i sostenitori dell'UDC (94% di no), PLR (90%) e Centro (83%).
Uomini contro - L'oggetto è divisivo anche per quel che riguarda il genere: solo il 24% degli uomini (-2%) è infatti favorevole all'iniziativa, un sostegno che invece sale al 40% tra le donne (-3%). Respinta nettamente da tutte le categorie d'età, l'iniziativa presenta però notevoli diseguaglianze a dipendenza della zona di residenza: la percentuale di favorevoli tra chi abita in una località urbana (41%) è infatti nettamente più alta rispetto a chi vive in aree rurali (27%).
Le argomentazioni - Anche le argomentazioni pro e contro l'iniziativa non sono praticamente cambiate rispetto al primo sondaggio. I favorevoli sono sempre convinti che «è giunto il momento di adottare misure più incisive contro la crisi climatica, perché gli scienziati concordano sul fatto che i prossimi dieci anni siano cruciali per evitare il collasso». La maggioranza degli oppositori, invece, ritiene da un lato che la ristrutturazione dell'economia comporterebbe «costi immensi e svantaggi competitivi, che metterebbero a rischio i posti di lavoro e porterebbero a un aumento dei prezzi e a una perdita di benessere» e dall'altro che l'iniziativa rappresenta «una grave violazione della libertà economica e della libertà di scelta dei privati».
Ricordiamo che l'iniziativa proposta dai Giovani Verdi è invisa anche dal Consiglio federale poiché comporterebbe «costi economici e sociali ingenti». Il Governo si è quindi raccomandato di respingerla e di affidarsi alle attuali misure per preservare le risorse naturali.
Il sondaggio Tamedia – Svolto tra il 22 e il 23 gennaio in collaborazione con LeeWas in vista della votazione federale del 9 febbraio, il sondaggio 20 minuti / Tamedia ha interpellato 13'460 persone provenienti da tutta la Svizzera (387 dal Ticino). Il margine di errore è di 1,5 punti percentuali.



