Sopravvissuta all'Olocausto, è morta in una clinica per suicidi

Ruth Posner e il marito Michael erano sposati da 75 anni e hanno deciso di andarsene insieme
BASILEA - Ruth Posner, attrice polacca sopravvissuta al ghetto nazista di Radom e protagonista della scena artistica britannica, è morta insieme al marito Michael in una clinica per il suicidio assistito vicino a Basilea, la Pegasos. Lei aveva 96 anni, lui 97. Lo ha riferito la Bbc.
La coppia, sposata da quasi 75 anni, ha comunicato con un’email a familiari e amici la decisione di porre fine alla propria vita: «È arrivato un momento in cui il deterioramento dei sensi non era più vivere ma esistere».
Our Chief Executive, @KarenPollock100 on the passing of Ruth Posner BEM. pic.twitter.com/zYimXiUB4G
— H.E.T. (@HolocaustUK) September 25, 2025Fuggita bambina dal ghetto con l’aiuto del padre, trovò rifugio con documenti falsi presso una famiglia cattolica. In seguito venne imprigionata dopo la rivolta di Varsavia del 1944 e, tornata libera, riuscì a nascondersi in una fattoria fino alla fine del conflitto. Posner perse gran parte della famiglia nell’Olocausto. Riuscì poi a rifugiarsi a Londra, dove divenne danzatrice della London Contemporary Dance Theatre e attrice della Royal Shakespeare Company.
Il marito Michael, chimico ed ex funzionario Unicef, condivise con lei una vita di viaggi e impegno culturale. Amici e istituzioni hanno ricordato la coppia con affetto: «Era piena di carisma», ha dichiarato la Holocaust Memorial Trust, sottolineandone il ruolo di testimone instancabile della Shoah.
Secondo gli amici più vicini, i coniugi non erano malati terminali, ma convinti sostenitori della legalizzazione del suicidio assistito, tema oggi al centro del dibattito parlamentare nel Regno Unito.