Riempie di botte uno studente sul bus, poi scappa


Uno spiacevole episodio di violenza si è consumato su un mezzo pubblico venerdì. Le indagini per far luce su quanto accaduto sono in corso.
SION - Un video girato su un autopostale ha suscitato scalpore nel fine settimana a Fully, nel Vallese. Venerdì pomeriggio, sul mezzo pubblico occupato principalmente da studenti, è scoppiata una rissa che ha visto coinvolti un uomo e un ragazzo di 13 anni. La polizia cantonale ha confermato l'incidente, avvenuto intorno alle 16:45. A questo proposito è stata sporta anche una denuncia penale.
Le immagini mostrano un uomo che dà il via a un'accesa discussione con uno degli studenti, poi lo minaccia. Successivamente schiaffeggia l'adolescente, che a sua volta reagisce di scatto. A quel punto si susseguono pugni sferrati da entrambi, mentre gli altri passeggeri iniziano a urlare.
L'adulto prende rapidamente il sopravvento e colpisce violentemente lo studente alla testa. Alla fine, l'autista dell'autobus si ferma e l'aggressore a quel punto scappa.
«L’uomo ha colpito per primo» - «Non sappiamo chi sia», spiega la madre del ragazzo a 20 Minutes. Secondo la donna, suo figlio è stato aggredito per primo e si sarebbe solo difeso. Lo studente aveva precedentemente urtato l'uomo, scusandosi. Tuttavia, quest'ultimo lo ha insultato e poi aggredito.
«Ha colpito per primo, nostro figlio si stava solo difendendo», sottolinea la madre che si rammarica del fatto che né la polizia, né l'autista dell'autobus, si siano presi cura del ragazzo dopo l'accaduto.
L'adolescente ha riportato solo ferite lievi, ma secondo la madre, lui, come tutti gli altri coetanei presenti sul bus, è sotto shock. «Non voglio lasciar perdere. In futuro andremo al lavoro con l'ansia nel sapere che nostro figlio potrebbe capitare nuovamente sul bus con quest'uomo». La donna chiede che vengano rafforzate le misure di sicurezza sui mezzi pubblici che trasportano studenti.
Al momento non è dato sapere se la polizia abbia identificato o meno il passeggero. «Le indagini sono in corso», ha tagliato corto l'ufficio stampa della Polizia cantonale vallesana.