Condanna inasprita per Homm, il broker che si ispirava a "The Wolf of Wall Street"

Per lui, che non si è mai presentato al processo, 81 aliquote giornaliere da 3000 franchi, per truffa aggravata, grave riciclaggio di denaro e falsificazione
BELLINZONA - Il finanziere Florian Homm è stato condannato dalla Camera d’appello del Tribunale penale federale a 6 anni e 7 mesi di carcere senza condizionale. È stato riconosciuto colpevole di truffa aggravata su scala professionale, grave riciclaggio di denaro e falsificazione di documenti. Anche due banchieri imputati insieme a lui sono stati condannati.
Al già noto "giocoliere della finanza" è stata inflitta inoltre una multa pari a 81 aliquote giornaliere da 3.000 franchi ciascuna.
I giudici di Bellinzona hanno così inasprito notevolmente la pena emessa dalla camera penale nel giugno 2022. In primo grado, il cittadino tedesco – oggi 65enne – era stato condannato a 36 mesi di reclusione, di cui 18 con la condizionale, per infedele gestione aggravata e ripetuta falsificazione di documenti.
Dopo undici giorni di processo, al quale il principale imputato non si è presentato, le accuse di truffa aggravata, grave riciclaggio di denaro e falsificazione sono state confermate. Homm è stato invece assolto dalle imputazioni di infedele gestione e grave abuso di fiducia.
Il tribunale ha stabilito che l’ex gestore di fondi ha messo in atto un “inganno astuto” ai danni di diversi fondi e della società di gestione da lui diretta. Le sue operazioni hanno comportato manipolazioni di mercato e causato danni per oltre 100 milioni di franchi.
I coimputati sono stati giudicati colpevoli di riciclaggio qualificato, il primo ha ricevuto un condanna a 28 mesi, di cui 6 effettivi e il secondo a 19 mesi con la sospensione totale.
Nessuna delle condanne è ancora definitiva: è possibile ricorrere al Tribunale federale.
Un quarto imputato, a capo di una fiduciaria zurighese, non si è presentato per motivi di salute. Il tribunale ha quindi separato il procedimento nei suoi confronti.
La corte d’appello ha inoltre disposto la restituzione di 9 milioni di franchi alle parti civili, il riconoscimento di crediti civili per 40 milioni di franchi e risarcimenti per 50 milioni di franchi contro Homm e due terzi.
Homm avrebbe agito secondo lo stesso schema del broker descritto nel film americano "The Wolf of Wall Street", ispirato a una storia vera. Il finanziere tedesco utilizzava una società di gestione fondi da lui fondata per vendere penny stocks (azioni a basso costo) tra i vari fondi gestiti internamente, allo scopo di gonfiarne i prezzi, i volumi di scambio e il valore complessivo dei fondi stessi.
Homm ne traeva doppio vantaggio in quanto azionista di maggioranza e CEO della società, perchè il valore dei fondi determinava le commissioni di gestione e performance che venivano distribuite come bonus e dividenti a dipendenti e azionisti.
Il fondo hedge da lui gestito aveva raggiunto un volume fino a tre miliardi di dollari, ma crollò nello stesso anno dell’inizio della crisi finanziaria nel 2007.