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SVIZZERA

Difendersi dai droni? «È diventata una priorità»

Martin Pfister e Armasuisse puntano a nuovi sistemi mobili per proteggere infrastrutture e truppe da eventuali incursioni.
CF
Fonte ats
Difendersi dai droni? «È diventata una priorità»
Martin Pfister e Armasuisse puntano a nuovi sistemi mobili per proteggere infrastrutture e truppe da eventuali incursioni.

BERNA - In risposta al crescente numero di avvistamenti di droni, l'esercito ha deciso di dotarsi di sistemi di difesa contro i velivoli senza pilota di piccole dimensioni. L'acquisto è diventato una priorità, indica un comunicato delle forze armate.

Il consigliere federale responsabile della Difesa, Martin Pfister, ha dichiarato ieri a Berlino che nel corso dell'anno sono stati avvistati più volte mini-droni sopra terreni militari o in prossimità di esercitazioni. Per quanto riguarda l'identificazione di questi velivoli, l'esercito ha precisato a Keystone-ATS che l'inchiesta è ancora in corso e che alcuni apparecchi potrebbero essere semplici droni da svago.

In una nota pubblicata oggi, l'esercito precisa di aver già esperienza con l'impiego di minidroni, che sono impiegati da alcuni anni principalmente per compiti di ricognizione e sorveglianza. Attualmente mancano però misure efficaci contro i minidroni avversari.

Il funzionamento di un sistema di difesa di questo tipo è stato testato in estate durante una prova sul campo. «Il buon esito dell'esercitazione sul terreno di quest'estate e il moltiplicarsi degli incidenti in Europa ci hanno spinto ad acquistare questo sistema», ha dichiarato una portavoce dell'esercito. Le forze armate hanno quindi incaricato l'Ufficio federale dell'armamento Armasuisse di procurarsi sistemi di difesa contro micro- e minidroni.

Tale acquisto permetterà all'esercito di rafforzare la protezione della truppa nonché delle proprie infrastrutture ed equipaggiamenti. Poiché i sistemi di difesa dai droni sono parzialmente mobili, potranno essere utilizzati anche per impieghi sussidiari a favore delle autorità civili.

Nelle ultime settimane, droni hanno infatti violato più volte lo spazio aereo europeo. La Germania è l'ultimo Paese ad averne fatto l'esperienza: ieri sera l'aeroporto di Monaco ha dovuto essere chiuso a causa della presenza di droni. In totale 17 voli sono stati annullati, con circa 3000 passeggeri coinvolti.

Contattato da Keystone-ATS, l'aeroporto di Ginevra spiega che, a sua conoscenza, «non esiste alcuna contromisura tecnologica efficace contro il sorvolo di un aeroporto da parte di un drone». Viene quindi mantenuta una sorveglianza «costante», in collaborazione con Skyguide e la polizia.

Negli ultimi anni, l'aeroporto di Zurigo afferma di aver osservato più volte droni sopra le proprie infrastrutture. «Non abbiamo dovuto chiudere l'aeroporto, ma alcuni voli hanno subito ritardi e alcuni settori sono stati chiusi», ha precisato una portavoce. Infine, lo scalo di Basilea-Mulhouse afferma di non aver identificato «alcun drone sconosciuto» nei propri cieli.

Da notare, per concludere, che Armasuisse ha già firmato accordi con tre fornitori per acquistare minidroni, accessori e servizi disponibili sul mercato. In futuro, l'Aggruppamento Difesa e altri uffici federali prevedono spese per circa 108 milioni di franchi. Questo assicurerà sistemi moderni ed efficienti, riducendo i rischi legati alla rapida obsolescenza dei prodotti e alla veloce evoluzione tecnologica.

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COMMENTI
 

Zapa 1 sett fa su tio
Eccoci qua ci siamo. Ricordo quando i primi droni sorvolavano le nostre teste e ci dicevano di stare tranquilli che erano utili per il nostro benessere per la nostra comodita utili per ricerche misurazioni ect ect. Mentre ora si usano per uccidere civili e niente altro. L essere umano da ormai secoli si dimostra guerrafondaio e le vite umane non valgono nulla. Altro che tecnologie per il benessere dell umanita. Negki ultimi mesi tra l altro la Svizzera ha aquistato droni da Israrle e ora si pone la domanda di comprare sistemi di difesa contro i medesimi....assurdo nell assurdo per come con ipocrisia si dice di averne bisogno per proteggere le truppe. Noi nazione da secoli neutrale e gagliarda, caliamo le braghe davanti chi della guerra ne fa un business a scapito di popolazioni civili e inerme dovremmo solo vergognarci. ....Elvezia il tuo governo schiavo di altrui si rende e insulti la leggenda del tuo Guglielmo Tell ..un di' ne avrai vergogna

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Zapa
"Gagliarda" per altro in quel caso era sinonimo di "guerriera". E ai tempi degli anarchici di Lugano era finito da pochi decenni il tempo in cui le truppe svizzere combattevano sui campi di battaglia altrui. In tanti avevano ancora un padre o un nonno tornato da Napoli o da Venezia o da Roma, tanto per dirne alcune, o magari dalle Indie Olandesi o da chissà dove ancora. Nella Legione Straniera gli svizzeri erano ancora tra i più numerosi. Insomma, se questo minestrone senza capo né coda doveva convincere che gli sviluppi della tecnologia militare non vanno seguiti e che bisogna tornare ad addestrare i soldati ad usare picche e alabarde... lasciamo stare, dai. - - - P.s.: è da secoli che ogni sviluppo tecnologico del mondo civile ha riflesso su quello militare, ma anche il contrario. Scandalizzarsene ora, mentre si usano quotidianamente tecnologie pensate per scopi bellici (internet al primo posto), è un po' strano.

Zapa 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Di certo non intendevo scandalizzare il senso inutilevdelle tecnologie ma senzalltro lo drploro e le assicuro che molti cittadini svizzeri lottano da anni contro queste armi tecnologiche. Probabilmente lei fa parte di wuei cittadini confederati che accettano il fatto che la pacifica svizzera vende e compra parti per assemblare armi chiamateconvenzionali non letali...le faccio tutti i complimenti di far parte di queste persone. Per quanto riguarda la parola gagliarda le assicuro che il Malatesta che scrisse queste parole non intendeva di certo dire guerrafondai questo lo dice lei. Se lei va fiero che i nostri avi nei secoli scorsi parteciparono a guerre mercenarie io non ne vado fiero anzi.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Zapa
Io accetto che la Svizzera non è mai stata pacifica, ma neutrale, che sono due cose molto diverse. - - - Lottare contro le armi tecnologiche? Tu e quei tre o quattro che chiami "molti" siete in ritardo di almeno uno o due secoli per combattere questa battaglia. - - - Il "Gagliardo" che tu stesso hai citato può tranquillamente significare "Guerriero", parola che però non significa "guerrafondaio"; anche qui fai molta confusione (voluta, immagino) tra i concetti. - - - Infine, vado molto più fiero dei mie avi (dei tuoi non so nulla) che di certi contemporanei che non sanno manco di cosa stanno parlando, ma parlano lo stesso.

Buonsenso? 1 sett fa su tio
Nord Stream non ha insegnato nulla agli ingenui??? C'è ne vuole per non vedere che tutto è fatto e scritto per provocare la scintilla... I droni sarebbero Russi? Si,tanto quanto gli altri droni non sono israeliani... propaganda ovunque. Chi vuole la guerra Russia UE? StaRmer,Macron,e gli USA...

Arcadia-bis 1 sett fa su tio
Risposta a Buonsenso?
Eccone un altro completamente perso nella propaganda filorussa. Basterebbe dirti che se Putin dicesse Stop e si ritirasse , la gu3rra finirebbe domani stesso. Ma poi cosa farebbero tutti i complottisti come te?

Arcadia-bis 1 sett fa su tio
Non mi stancherò mai di ricordare agli scettici e ai complottisti, che prima che la Russia invadesse l’Ucraina nessuno in Europa pensava a droni o riarmo. Oppure di ricordare loro che se la Russia si ritirasse subito dall’Ucraina in buon ordine, dopo avere perso forse 1 milione di soldati, la gu3rra finirebbe in un amen, perché sono entrati loro in Ucraina per conquistarla, non il contrario. Non mi stancherò mai di scriverlo , anche se di fronte all’ ostinata ign0ranza di tanti di loro c’è poco da fare.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
In compenso anche prima di questa invasione tanti pensavano che all'esercito svizzero dovessero essere dati più mezzi di quelli miseri e insufficienti con cui ha dovuto operare a partire dagli anni '90, che la difesa nazionale andasse preservata, che smantellare le forze armate (in un colpo solo o "a fette") era un'idiozia e che un'industria militare forte era necessaria. E lo pensavano e dicevano da decenni, tra le risate di scherno e gli atteggiamenti da maestrini di pacifinti di vario orientamento. Queste tante persone (al contrario dei suddetti pacifinti) non sono certo rimaste sorprese dal fatto che la guerra fosse possibile, né hanno avuto bisogno della Russia per ottenere questa consapevolezza.

Arcadia-bis 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Beh ma succede sempre così. Nei decenni scorsi l’esercito è stato smantellato perché gli ottimisti pensavano ad una pace duratura, mentre altri pensavano che non era il caso di abbassare la guardia. Oggi la guardia si sta rialzando, spenderemo di più per l’esercito e tra qualche decennio, quando magari avremo trovato nuovi equilibri, qualcuno tornerà alla carica e dirà che l’esercito non è più necessario e deve essere ridotto. È tutto si ripeterà.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Più che "ottimisti" li definirei "ideologi". Gli ottimisti non sono incapaci di cambiare opinione, o di ragionare. Ma di certo grazie a queste persone ora bisognerà spendere molto di più di quanto si sarebbe speso spalmando i costi su più anni. Ed hai ragione, non è neppure la prima volta che succede; e questo la dice lunga sulla saggezza e sulla ristrettezza di vedute di queste persone.

Arcadia-bis 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Non voglio difendere né gli uni né gli altri, ma la verità è che non conoscendo il futuro , in un dato momento una certa visione può prevalere sull’altra. A volte a ragione , a volte a torto. Le informazioni che abbiamo sono sempre solo parziali e oggi gli “indizi” sembrano dirci che è meglio riarmarci, ma forse tra 30 anni qualcuno avrà gli strumenti (ma solo DOPO) per affermare che eravamo solo paranoici. Chi lo sa? 15-20 anni fa avresti mai immaginato di trovarti in un mondo simile? Io no.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Avrei immaginato un mondo simile 15-20 anni fa? Vent'anni fa erano passati solo due anni dall'invasione dell'Iraq, da quel "Mission accomplished" che ha devastato la regione e trascinato le sue conseguenze fino ad oggi. Ricordo ancora bene come gli Stati Uniti (con alcuni alleati oggi in prima fila a difendere il cosiddetto "ordine basato su regole"...) avevano perfino cercato di far approvare dall'ONU quella guerra e le menzogne che usarono per scatenarla. Quindici anni fa eravamo in piena crisi economica da subprime, con disordini sociali, interi stati a rischio bancarotta e quant'altro. L'ho immaginato eccome. Rispetto a quanto pensavo ci è solo voluto più tempo.

Arcadia-bis 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
D’accordo, qualcuno si è anche mosso per meri interessi, ma quelle erano e sono terre tormentate, con dittatori anche sanguinari. Saddam Hussein “gassava” la popolazione curda, roba da Hitler. Gheddafi non era molto meglio. Io non rimpiango il fatto che qualcuno sia andato là, anche con buone intenzioni. Ma forse il problema era che c’era un piano per eliminare il problema, ma non la gestione del “dopo”. Penso quindi che nel mondo continuerànno ad esserci aree di instabilità , perché per vari motivi molti paesi non riescono a trovare la via democratica. Ma io parlavo piuttosto di noi europei, dell’insicurezza crescente e del pericolo, non più da escludere, del ritorno di una gu3rra futura qui, in Europa. Io non ci pensavo granché e come me , penso, molti. Abbiamo vissuto in una bolla, al riparo, credevamo, dai grandi mali e oggi che ci risvegliamo, siamo impreparati. Pochi di noi sarebbero disposti a combattere come sta coraggiosamente facendo il popolo ucraino. I nostri politici lo sanno ed è per questo che prendono tempo e sembrano non intraprendere azioni che ormai sono abbastanza evidenti. Infatti , basta paventare “più spesa militare” che molti iniziano a spostarsi verso partiti populisti, destra o sinistra, contro la gu3rra. Chissà come finirà.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Tralasciamo la parte del "avevano dichiarato di avere buone intenzioni mentre cercavano di distruggere l'ordine internazionale e di sottometterlo ai propri fini"; meriterebbe parole che penso mi verrebbero bloccate. Che ci sia chi ha vissuto in una bolla pensando che la propria beatitudine non sarebbe mai finita non giustifica chi della sicurezza del Paese ci DOVEVA pensare, e invece faceva di tutto per andare contro la saggezza e il semplice buonsenso, sabotanto pezzo dopo pezzo quella sicurezza che oggi, dopo averci sbattuto la faccia, dovremo ricostruire a caro prezzo per colpa loro.

Webster 1 sett fa su tio
Quello che trovo strano è che i droni caduti in Polonia sono stati analizzati e ritenuti provenienti dalla Russia. Quelli che hanno sorvolato alcuni aeroporti europei, come in Danimarca, non sono stati ne abbattuti ne si sono schiantati. Ho visto i filmati e questi droni volavano ad una velocità ridotta e con le luci di posizione accese, molto strano! Dato che non sono stati abbattuti o catturati determinarne la provenienza è impossibile ma subito si è accusata la Russia!

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Webster
Serve allo scopo, diciamo. In fondo anche NorthStream si disse che l'aveva sabotato la Russia, salvo poi ricercare ed arrestare membri dell'esercito ucraino addestrati in Germania.

centauro 1 sett fa su tio
Risposta a Webster
Non è una accusa diretta alla Russia ma una ipotesi corposa.

Arcadia-bis 1 sett fa su tio
Risposta a Webster
Alla fine i Russi si sono messi da soli nella situazione di essere accusati di ogni nefandezza. Avrebbero potuto cercare di attirare i paesi loro vicini con gentilezza ed invece hanno sempre scelto la forza. Perché così fanno i bulli. Chi è vittima dei propri mali pianga se stesso. Mi fa solo tristezza che in Europa ci sia una minoranza di bastian contrari, che gode di diritti che in Russia non avrebbe, e ciononostante è indulgente , se non addirittura favorevole ,ai loro metodi autoritari se non mafiosi.

Romoletto 1 sett fa su tio
Il beato serafino ripete il mantra della NATO per il resto nulla di nuovo.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Romoletto
«Senza la NATO la Svizzera è vulnerabile», dice. Quello che omette di dire che lo è anche CON la NATO. Perché escludendo l'Austria e il Liechtenstein, un attacco militare contro la Svizzera può avvenire solo con qualche operazione di servizi segreti organizzata ed eseguita su suolo svizzero (dove qualunque assistenza della NATO è inutile), o attraverso il territorio NATO (la cui assistenza si rivelerebbe del tutto inutile, se non si tratterebbe addirittura di un favoreggiamento) ... o, ultima ipotesi, DA PARTE della NATO.
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