«Un'estate settembrina ma da domenica si cambia»


Nuovi record di caldo a Nord delle Alpi. Ma con l'inizio dell'autunno astronomico MeteoSvizzera prevede un brusco calo delle temperature. E anche il Ticino sarà confrontato da minime più basse e pioggia. «Ai più sembrerà già arrivato l'inverno».
Nuovi record di caldo a Nord delle Alpi. Ma con l'inizio dell'autunno astronomico MeteoSvizzera prevede un brusco calo delle temperature. E anche il Ticino sarà confrontato da minime più basse e pioggia. «Ai più sembrerà già arrivato l'inverno».
BERNA - L'estate sta finendo... No, non è l'inizio della canzone dei Righeira. Ma la pura e semplice realtà. Sia in ambito astronomico - l'autunno comincerà infatti lunedì alle 20.19 - sia in ambito meteorologico.
Infatti, dopo quella che MeteoSvizzera sul suo blog definisce «un'estate settembrina» da domani i meteorologi si aspettano un calo brusco delle temperature. Meno marcato, ma accompagnato da forti piogge in Ticino.
Temperature eccezionalmente miti - «Attualmente - spiega MeteoSvizzera sul suo blog - ci troviamo sotto l'influenza di una robusta zona di alta pressione, al suo interno le correnti discendenti provocano il riscaldamento della massa d'aria. Inoltre aria calda di origine subtropicale proveniente da sud-ovest viene attualmente convogliata verso la regione alpina».
Questi fattori hanno raggiunto ieri e oggi il loro picco massimo, causando temperature eccezionalmente elevate, talvolta da record per il mese di settembre, soprattutto nelle zone di media altitudine. «Il caldo insolito - precisano gli esperti - non ha interessato solo le ore diurne, ma anche quelle notturne».
Una tesi, questa, che i meteorologi avvalorano riportando alcune «registrazioni significative» registrate negli ultimi giorni. «Sul Pilatus (LU/NW/OW) dalla mezzanotte di venerdì, la temperatura non è mai scesa sotto i 14.6 gradi. Durante il giorno è stato raggiunto un nuovo record di temperatura massima per il mese di settembre con 23.9 gradi», precisano gli esperti. «Sul Säntis dalla mezzanotte di venerdì sono stati registrati almeno 11.4 gradi». A Zermatt (VS) - a 1600 metri di quota - venerdì pomeriggio la temperatura ha raggiunto i 28.8 gradi, «il valore più alto mai registrato dall'inizio delle misurazioni nel 1959», mentre a Davos (GR) la temperatura massima è stata di 26.1 gradi, «un caldo mai registrato dall'inizio delle misurazioni nel 1889».

Caldo nell'Altopiano e in Ticino, ma nessun record - Sebbene di giorno le temperature fossero calde anche nelle zone di bassa quota come l'Altopiano (con valori compresi tra i 25 e i 28 gradi) non sono stati raggiunti valori vicini ai record. «Questi ultimi - precisa MeteoSvizzera - superano infatti nettamente i 30 gradi nella maggior parte delle regioni dell'Altopiano». Situazione simile a Sud delle Alpi dove la temperatura massima di questi giorni è stata registrata a Lugano con 27.8 gradi, ben distante dai record di settembre di 33.4 gradi.
Notevole calo delle temperature - Come già anticipato ieri, però, il caldo non è destinato a durare. «Nel corso di domenica - confermano i meteorologi - la Svizzera si troverà sul fronte di una depressione che si estende dalla Scandinavia al Benelux fino alla Francia. In quota si formerà una zona di bassa pressione che dovrebbe persistere fino alla prossima settimana appena a ovest della Svizzera e sopra la regione alpina. «Ci sarà un evidente calo delle temperature», precisa MeteoSvizzera sottolineando come la prossima settimana la temperatura precipiterà «nettamente sotto la norma». A nord delle Alpi si dovrebbero raggiungere solo dai 10 ai 14 gradi, mentre in Ticino il calo sarà meno brusco ma ci saranno «intense precipitazioni». «Possiamo quindi affermare - conclude MeteoSvizzera - che l'arrivo dell'autunno astronomico, che inizierà lunedì 22 settembre alle 20.19, coinciderà con un netto cambio di regime. Ma ai più sembrerà già arrivato l'inverno».