Lavora in ospedale perché non può pagare le multe: «Sono felice, così evito il carcere»

La scelta del Lavoro di pubblica utilità per scontare i propri debiti con lo Stato è in crescita. La storia della 44enne Ana: «La routine mi aiuta, mi piacerebbe restare».
ZURIGO - Dopo la condanna, la contravvenzione e - se non puoi pagarla - la detenzione. Funziona così nel Canton Zurigo (e non solo, vale anche in Ticino) che però offre un'alternativa: il Lavoro di pubblica utilità (LUP).
Chi decide di adoperarsi a favore della comunità evita il carcere e ogni 4 ore di lavoro contano come un giorno (e una notte) dietro le sbarre. Per scontare una pena detentiva di 180 giorni, per esempio, sono necessarie 720 ore di lavoro.
Ha scelto questa alternativa Anna (44 anni) che lavora nella cucina dell'Ospedale Triemli di Zurigo come lavapiatti: «Sono contenta che ci sia questa possibilità, non avrei potuto sopportare il carcere».
La donna, che vive di aiuti statali, è finita davanti al giudice per diverse multe non pagate per infrazioni stradali minori: «Semplicemente non avevo i mezzi per pagarle», racconta a 20 Minuten.
Parlando del nuovo lavoro, dice: «Mi trovo bene, è un lavoro impegnativo ma avere una routine mi piace, è positivo. Mi piacerebbe continuare a lavorare qui, se fosse possibile».
Nella struttura sanitaria, i lavoratori LUP non entrano in contatto con i pazienti. Il regolamento poi è severo e perentorio: chi non si presenta per tre volte senza una giustificazione è fuori.
«Questo impiego non è una passeggiata, è rumoroso, caldo ed è estenuante», spiega il responsabile del lavaggio piatti Christian Wirth. Il suo settore ha impiegato fino a oggi 15 persone: «Abbiamo avuto solo esperienze positive. Apprezziamo il contributo che queste persone possono dare».
L'obiettivo dichiarato del LUP è quello di aiutare le persone a pagare multe e sanzioni, conferma il Dipartimento di Giustizia del Canton Zurigo. Chiunque volesse può farlo, indipendentemente dalla sua disponibilità economica.
«È piuttosto comune “accorpare” diverse multe in un unico periodo di lavoro socialmente utile», conferma la responsabile cantonale Désirée Weber-Renz che conferma come la pratica sia tendenzialmente in aumento, «c'è anche chi ha lavorato 2'000 ore per il LUP».