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Andare in vacanza è roba da ricchi. Il maggior salasso è per gli anziani

Pesano la crescita della domanda, la carenza di personale, l’aumento dei salari e l’impennata dei costi energetici. Il trend continuerà anche nel 2026.
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Fonte Comparis
Andare in vacanza è roba da ricchi. Il maggior salasso è per gli anziani
Pesano la crescita della domanda, la carenza di personale, l’aumento dei salari e l’impennata dei costi energetici. Il trend continuerà anche nel 2026.
Andare in vacanza è roba da ricchi. Il maggior salasso è per gli anziani

ZURIGO - Chi ha intenzione di organizzare una vacanza dovrà mettere in conto costi più alti, soprattutto per hotel e pacchetti all-inclusive. Lo rivela il più recente indice dei prezzi del tempo libero pubblicato da Comparis, che segnala un aumento mensile significativo dei prezzi e, nell'arco di 5 anni, rincari fino al 30% per le vacanze organizzate e del 21% per il settore alberghiero.

Secondo Michael Kuhn, esperto di finanza al consumo di Comparis, «non si tratta di un semplice effetto post-Covid. La crescita della domanda, la carenza di personale, l’aumento dei salari e l’impennata dei costi energetici stanno spingendo verso l’alto i prezzi in modo strutturale». E il trend, avverte, non sembra destinato a invertirsi.

I rincari nel dettaglio - Nel mese di giugno 2025, rispetto al mese precedente, l’indice dei prezzi del tempo libero è salito dell’1,3%, contro un aumento generale dei prezzi (indice nazionale dei prezzi al consumo) dello 0,2%. Le maggiori variazioni si sono registrate per:

  • Servizi di trasporto privato (es. parcheggi): +6,3%
  • Dispositivi TV, audio e video: +4,7%
  • Pacchetti vacanza: +4,4%
  • Parahotellerie (es. appartamenti e alloggi alternativi): +4,3%
  • Hotellerie tradizionale: +3%

Hotel e pacchetti: costi in crescita nonostante voli più economici - L’aumento dei prezzi negli hotel trarrebbe origine dalla forte domanda stagionale, ma anche dalla mancanza di personale, dai rincari energetici e dall'inflazione generale che colpisce anche i costi di manutenzione.

Nel caso delle vacanze organizzate, oltre alla domanda elevata, giocano un ruolo chiave le difficoltà logistiche, la penuria di personale e una disponibilità limitata di aerei. Paradossalmente, i prezzi dei voli sono calati del 2,7% a giugno, grazie alla concorrenza tra compagnie low-cost, ma i pacchetti vacanza sono aumentati: questo perché includono anche vitto, alloggio e trasferimenti, che hanno registrato forti aumenti. Inoltre, le vacanze "tutto compreso" vengono spesso prenotate con mesi di anticipo, a prezzi già fissati in un contesto di aumento dei costi.

Il trend continuerà nel 2026 - Secondo Comparis, è probabile che i prezzi continueranno a salire anche nel 2026. Le tariffe alberghiere e i pacchetti vacanza subiranno nuovi aumenti, trainati dai costi del personale e dell'energia. Tuttavia, la concorrenza e l’attenzione ai prezzi da parte dei clienti manterranno una certa pressione sui margini degli operatori del settore.

Chi paga di più? Gli over 65 - I dati evidenziano che gli anziani che vivono soli sono il gruppo che ha percepito la maggiore inflazione: +0,4% rispetto all’anno scorso, con un ulteriore aumento mensile dell’1,2% solo a giugno. Al contrario, le coppie sotto i 65 anni senza figli hanno risentito meno dei rincari, e in termini reali la loro capacità di spesa è persino aumentata.

Qualche buona notizia - Nonostante il quadro generale, alcuni prodotti per il tempo libero sono diventati più economici. In particolare:

    • Fotocamere, dispositivi ottici e da cinema: –2,6%
    • Supporti di memoria e contenuti digitali: –1,9%
    • Attrezzatura sportiva e da campeggio: –0,9%
    • Servizi radio-TV: –0,5%

Il turismo e il tempo libero in Svizzera, insomma, stanno diventando sempre più un lusso. Per molti cittadini sarà necessario rivedere le proprie priorità. O trovare alternative più accessibili.

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