I 10 radar più discussi in Svizzera: sicurezza o trappole?

Da quelli camuffati, a quelli finti o impazziti. E ce n'è uno che ha generato oltre un milione e mezzo in multe in un solo anno.
ZURIGO - In Svizzera, i radar, nelle loro molteplici forme (da quello mobile a quello fisso), sono dichiaratamente strumenti pensati per garantire il rispetto del codice della strada. Non mancano tuttavia casi controversi che li rendono protagonisti di polemiche pubbliche e politiche.
Il Blick ha ricostruito una panoramica dei 10 rilevatori della velocità più discussi e discutibili.
Il più redditizio - A Baden, nel Canton Argovia, un radar fisso ha generato 1,6 milioni di franchi in multe nel solo 2023. Inizialmente contestato dal Cantone (voleva vietarlo), il dispositivo è stato al centro di una causa vinta dalla città. Oggi, un’iniziativa popolare mira a reintrodurre l’obbligo di autorizzazione cantonale per questi dispositivi, abolito nel 2023 dal Parlamento argoviese.
Il più veloce - Nel Canton Berna, vicino a Münchenbuchsee, un giovane automobilista è stato pizzicato a 268 km/h. Considerate le tolleranze previste dalla legge, risultava viaggiare a 143 km/h in più rispetto al limite previsto. Il giovane è stato arrestato e il veicolo sequestrato.
La doppia sanzione - Il radar nel tunnel del Gubrist (Zurigo) non solo rileva eccessi di velocità, ma anche infrazioni ai semafori rossi. Con 19.000 violazioni all'anno, richiede massima attenzione da parte dei conducenti.
Il meglio mimetizzato - A Horgen (Zurigo), un radar ricoperto da erba sintetica (in modo da poterlo camuffare) ha sollevato diverse critiche. Il comune si è difeso affermando che l’intento è misurare il comportamento reale degli automobilisti, non di ingannarli. L’obiettivo, insomma, sarebbe quello della sicurezza stradale non di "fare cassetta".
Il più intelligente - A Zurigo, sulla Langstrasse, un radar sorveglia automaticamente una zona a traffico limitato durante il giorno. Solo autobus, biciclette e taxi possono accedervi; gli altri pagano 100 franchi di multa.
Il terrore dei transfrontalieri - A Lucelle (Giura), un radar ha sorpreso 211 frontalieri in poche ore a causa di un limite (20 km/h) poco segnalato. Molti hanno parlato di un "agguato", ma la polizia ha confermato la legalità dell’operazione.
L’illegale - Nel Canton Vallese, nel 2024, un radar semi-stazionario è finito sotto i riflettori dopo il tentativo di incendiarlo da parte di ignoti. L'autorità per la protezione dei dati dovette intervenire quando si scoprì che, oltre a rilevare la velocità, filmava anche spazi pubblici senza averne l'autorizzazione.
Quello volitivo - A Grenchen (Soletta), un radar ha iniziato a"flashare" senza una ragione a causa di un guasto tecnico. La polizia, per tutta la durata del problema, si è astenuta dall'esaminare il materiale rilevato dal dispositivo.
Quello distrutto - A Winterthur, un idraulico esasperato ha distrutto un radar con la sua BMW dopo essere stato multato. Il danno da 100.000 franchi gli è costato 22 mesi di carcere, di cui sei effettivamente trascorsi dietro le sbarre.
La contraffazione - A Bennau (Svitto), su tre radar presenti due sono risultati essere finti, Erano stati installati da residenti esasperati. Il motivo? Volevano ridurre il rumore del traffico. Gli automobilisti, indignati, li hanno vandalizzati scrivendoci sopra “falso”.











