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ZURIGO

Potenza della solidarietà: salvate 700 galline destinate all’abbattimento

Un’ondata di solidarietà ha permesso di salvare 700 galline ovaiole che stavano per essere abbattute. Tutti gli animali hanno trovato una nuova casa grazie alla mobilitazione suscitata da un appello online.
Lebenshof Sinulay
Fonte 20 Minuten
Potenza della solidarietà: salvate 700 galline destinate all’abbattimento
Un’ondata di solidarietà ha permesso di salvare 700 galline ovaiole che stavano per essere abbattute. Tutti gli animali hanno trovato una nuova casa grazie alla mobilitazione suscitata da un appello online.

REGENDORF - Dovevano essere abbattute tramite gas, come spesso avviene negli allevamenti intensivi, ma il destino ha riservato loro una seconda possibilità: sabato scorso, 700 galline ovaiole sono state salvate e affidate a privati cittadini che hanno accettato di accoglierle nel proprio giardino. L’iniziativa si è svolta a Watt, nei pressi di Regensdorf, nel Canton Zurigo, ed è stata organizzata dal rifugio animalista Lebenshof Sinulay.

Tutto è partito da un articolo pubblicato all’inizio della scorsa settimana su 20 Minuten: mancavano ancora famiglie per ospitare circa 200 galline, ma in pochissimo tempo, grazie all’interesse generato dall'articolo, ogni animale ha trovato una nuova casa. «Siamo rimasti davvero colpiti dalla risposta del pubblico», racconta Simone Maurer, 34 anni, responsabile del rifugio. «In un lasso di tempo molto breve siamo riusciti a trovare una soluzione per tutte le galline. Ora possono vivere una seconda vita.»

Perché vengono abbattute le galline ovaiole?- Negli allevamenti industriali, le galline vengono considerate “poco redditizie” dopo circa 18 mesi di produzione di uova. Durante il periodo di muta, infatti, smettono temporaneamente di deporre e consumano molta energia per rinnovare il piumaggio. Dopo la muta tornano a deporre, ma con una qualità delle uova leggermente inferiore. È a questo punto che vengono sostituite con esemplari più giovani e, nella maggior parte dei casi, eliminate tramite gassificazione.

Rocchina, la gallina che ha conquistato il cuore dei volontari - Tra le 700 galline salvate, alcune – le più deboli o ferite – sono rimaste al rifugio per ricevere cure. «In ogni allevamento ci sono galline più fragili, dominate dalle altre o con piccole ferite. Per fortuna, sono poche», spiega Maurer. Sette di loro verranno curate, portate dal veterinario se necessario, e accudite dallo staff del Lebenshof. Una in particolare, chiamata affettuosamente Rocchina, ha già conquistato i cuori di tutti. «Si è posata sul mio braccio come se fosse la cosa più naturale del mondo», racconta commossa Maurer. «Mi ha subito rapita il cuore.»

Un nuovo salvataggio già all’orizzonte - Forti del successo, i volontari stanno già organizzando una nuova operazione di salvataggio per il prossimo ottobre. Questa volta si tratta di un allevamento di circa 300 galline. Non è facile trovare persone disposte ad adottare una gallina: «Non tutti hanno lo spazio o le condizioni per tenerle in giardino», osserva Maurer. «E in più, questa iniziativa si è svolta proprio prima delle vacanze estive, il che ha reso tutto ancora più complicato: molte persone non vogliono assumere impegni in quel periodo».

Eppure, la solidarietà ha avuto la meglio. Ora 700 vite animali continuano a battere libere grazie a un piccolo, grande gesto collettivo.

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