Richieste di misure "efficaci" contro la discriminazione salariale

La denuncia di una coalizione contro la discriminazione salariale in una lettera aperta indirizzata al governo.
BERNA - Il Consiglio federale deve agire per sradicare la discriminazione salariale nei confronti delle donne. Nonostante l'obbligo per le grandi aziende di analizzare gli stipendi, la disparità salariale "permane e aumenta", deplora oggi una coalizione di 52 organizzazioni.
"Una donna perde in media circa 8000 franchi di retribuzione all'anno. Ciò non è più accettabile", denuncia la coalizione contro la discriminazione salariale in una lettera aperta indirizzata al governo in vista della Giornata internazionale dei diritti delle donne l'8 marzo.
In un comunicato pubblicato dal sindacato Travail.Suisse, si chiede che "vengano finalmente adottate misure efficaci", sostenendo che quelle basate su direttive non punibili o addirittura su azioni volontarie non sono sufficienti.
La revisione della legge sull'uguaglianza, entrata in vigore più di quattro anni fa, prevede che le imprese con più di 100 dipendenti debbano monitorare i salari dei loro collaboratori per individuare le differenze di stipendio inspiegabili tra uomini e donne. Uno studio pubblicato l'anno scorso da Travail.Suisse evidenzia numerose lacune e carenze nel sistema, secondo la nota.
Le organizzazioni firmatarie della lettera aperta chiedono in particolare un controllo attivo del rispetto degli obblighi legali, l'introduzione di sanzioni e l'obbligo di ripetere l'analisi dei salari ogni quattro anni. La legge deve inoltre essere estesa a tutte le aziende con più di 50 dipendenti, affermano.