Monza da record e retroscena bollenti: quello che (forse) non vi hanno raccontato


Tra velocità da brivido, summit segreti e voci di mercato, il GP d’Italia 2025 ha lasciato il segno.
Conduce la classifica di Formula 1 Oscar Piastri (324 punti), davanti a Lando Norris (293) e Max Verstappen (230).
Tra velocità da brivido, summit segreti e voci di mercato, il GP d’Italia 2025 ha lasciato il segno.
Conduce la classifica di Formula 1 Oscar Piastri (324 punti), davanti a Lando Norris (293) e Max Verstappen (230).
MONZA - Sono reduce da quattro giorni immersi nel cuore del paddock di Monza, teatro non solo della gara più veloce della storia della Formula 1, ma anche di retroscena che in pochi hanno messo in luce. Sì, perché il campione del mondo della Red Bull, Max Verstappen, ha chiuso i 53 giri in appena 1h 13m 24.325 con una velocità media di 250 km/h, polverizzando il precedente primato del 2003. Ma la vera corsa, a Monza, non si è giocata solo in pista.
Dietro le quinte, il circuito brianzolo ha ospitato un summit cruciale con tutti gli organizzatori dei GP in calendario. Al centro del dibattito: le pressioni di Liberty Media per trasformare ogni weekend in un’esperienza premium per il pubblico. La richiesta è stata chiara: servono spazi moderni e investimenti concreti nei circuiti storici, Monza in primis. Stefano Domenicali, con un certo orgoglio, ha perfino fatto suo lo slogan: “Giù il gas sempre e comunque”.
Le notizie che trapelano non lasciano spazio a fraintendimenti: Imola rischia grosso. Tra limiti di spazio e soprattutto problemi economici, le speranze sono ridotte al minimo. Si parla di un extra di 20 milioni, una cifra che il Governo italiano non sembra disposto a sostenere. Forse si farà avanti San Marino, ma il percorso appare complesso. Monza, invece, è al sicuro fino al 2031, ma i lavori per le nuove tribune devono partire subito.
E non è finita: il paddock ribolle anche per il mercato piloti. Nessuna conferma ufficiale per George Russell, alimentando voci di terremoti che potrebbero sconvolgere più di una scuderia. In attesa anche Kimi Antonelli, che vive settimane delicate mentre il futuro prende forma dietro porte chiuse. Insomma, il GP più veloce della storia ha acceso i riflettori non solo sui motori, ma anche sulle trattative che infiammeranno l’autunno. E, a proposito, Monza mi ha portato un’illuminazione: il titolo perfetto per la nostra nuova rubrica… “I racconti della F1”. Alla prossima, e ricordate: sempre e comunque, giù il piede sul gas!


