Il GP di Gedda tra record, rivincite e... carrozzerie da cambiare

Oscar Piastri primo della classe, Ferrari in chiaroscuro e il “Campionato Distruttori” che regala colpi di scena (e fatture salate).
L'australiano conduce la classifica generale con 99 punti, davanti a Norris (89) e Verstappen (87).
GEDDA - C’era una vecchia hit che diceva: “Ancora tu...”. E mai citazione fu più azzeccata per raccontare il quinto GP stagionale di Formula 1, andato in scena a Gedda. A rubare la scena è stato Oscar Piastri, che si è portato a casa non solo punti preziosi, ma anche un record storico: è infatti il primo pilota australiano a guidare il mondiale di F1. Chapeau!In casa Ferrari si sorride invece a metà: la monoposto numero 16 di Charles Leclerc mostra segnali di risveglio, mentre la 44 di Sir Lewis Hamilton continua a navigare a vista nel buio tecnico più totale. Max Verstappen? Sempre lì, come un predatore silenzioso: pronto a colpire, o meglio, a vincere. E noi incrociamo le dita per un mondiale combattuto fino all’ultima curva.
Ma passiamo al vero campionato che ci tiene con il fiato sospeso: il Campionato Distruttori. Lì sì che si gioca duro.Dopo il round in Bahrein, la classifica provvisoria è da far tremare i conti in banca dei team principal: Jack Doohan guida con 1¦509¦000 dollari di danni (sì, avete letto bene), Oliver Bearman lo tallona con 1¦012¦000 dollari, mentre Carlos Sainz chiude il podio con 867¦000 dollari.
Tra le squadre più “generose” con il reparto riparazioni guida invece la graduatoria la Haas con 1¦529¦000 dollari, seguita dall’Alpine con 1¦509¦000 dollari e la Williams con 867¦000 dollari. E poi, ironia della sorte, la Ferrari è ultima in classifica con soli 125¦000 dollari di danni. Insomma, almeno lì, si risparmia. A farne le spese? In cima alla lista dei pezzi più rotti: ala anteriore (mai un GP senza volare); deflettori freni anteriori; monoscocca (colpi duri, molto duri).
Curiosità: pare che le scuderie mettano a budget ogni anno una stima dei danni... e che i piloti meno “crashati” ricevano persino un premio a fine stagione. Quindi attenzione: oltre alla gloria, in palio c’è anche il bonus no-fratture. E adesso occhi puntati sul prossimo GP di Miami il 4 maggio... e sul prossimo paraurti da cambiare. Noi intanto, nella speranza di tirare dritto senza andare a muro, pigiamo forte sul gas.