Lugano ancora in ginocchio


Tante difficoltà, poca lucidità: altra sconfitta per i bianconeri
Il migliore in pista per i ticinesi è stato Schegel.
Tante difficoltà, poca lucidità: altra sconfitta per i bianconeri
Il migliore in pista per i ticinesi è stato Schegel.
LUGANO - Il Lugano continua a stentare: padrone di casa contro il Berna, nel martedì di campionato è infatti caduto 0-3 dopo aver firmato una prestazione opaca.
Cinque sconfitte nelle prime sei giornate di campionato e l’unica vittoria ottenuta contro l’Ajoie fanalino di coda: in casa contro gli Orsi i bianconeri erano chiamati a un’accelerazione decisa. Non tanto per dimostrare di essere sulla buona strada, quanto piuttosto per raccogliere qualche punto in grado di portare serenità ed entusiasmo.
Il sacro fuoco della passione o almeno una scintilla non si sono però visti. La truppa di coach Mitell ha infatti firmato una prestazione ordinata, resa solida dagli interventi di uno Schlegel attentissimo, è vero; in quanto a idee, frizzantezza e velocità non ha tuttavia per nulla convinto. E anche in quanto a determinazione ha a lungo lasciato a desiderare. Cominciando fin dai primissimi minuti nei quali, dopo una fase di studio, gli ospiti - squadra che aveva perso tutte e tre le partite giocate in trasferta prima di quella ticinese - hanno preso immediatamente il comando del gioco. E hanno cominciato a premere sulla difesa rivale. Risultato? Simion e soci sono andati in difficoltà, poi in svantaggio (Baumgartner all’11’) e in seguito hanno rischiato di subire il raddoppio. La prima sirena ha un po’ stoppato la verve degli Orsi, che nel secondo periodo sono comunque riusciti a creare più che a rischiare. Merito di una buona organizzazione difensiva ma anche e soprattutto della spinta non certo eccezionale dei bianconeri, rimasti in vivi esclusivamente grazie alle parate di Schlegel.
Per cominciare a giocare davvero il Lugano ha atteso il terzo terzo. Probabilmente strigliati negli spogliatoi e sicuramente resi più sicuri dalla prima superiorità della partita, nei primi minuti dell’ultimo tempo i bianconeri hanno imperversato in pista, impegnando con continuità Reideborn. Gli errori sotto porta (quello di Sanford su tutti) e la buona difesa ospite li hanno tuttavia tenuti a secco e… preparati alla beffa. Le penalità, una dopo l’altra, rimediate da Perlini e Canonica li hanno infatti costretti a giocare in doppia inferiorità numerica. Situazione che ha permesso al Berna di scappare definitivamente con Merelä (54’) e Vermin (55’). Discorso chiuso e sguardo da puntare immediatamente sul Losanna, che venerdì scenderà alla Cornèr Arena per fare bottino pieno.
Un successo largo, nella serata di campionato, lo hanno trovato proprio i Leoni biancorossi i quali, con Caggiula, Rochette, Suomela e Douay, hanno regolato 4-1 il Langnau confermandosi al terzo posto della classifica. Tranquillo è stato pure l’impegno del Rapperswil, avanti 5-2 sul Bienne con Strömwall, Graf, Lammer, Larsson e Fritz. Diverso il discorso per Davos, Friborgo e Kloten, tutti costretti a soffrire oltre il 60’ per chiudere in bellezza. La capolista ha vinto 4-3 ai rigori a Zugo (doppietta di Nussbaumer e gol di Tambellini a rispondere alle marcature di Martschini, Vozenilek ed Herzog), i Dragoni hanno sorriso 3-2 ai rigori contro lo Zurigo (di Kapla, Etter, Kukan e Lehtonen i punti nel tempo regolamentare), gli Aviatori hanno piegato 2-1 l’Ajoie con un guizzo di Puhakka all’overtime.
LUGANO-BERNA 0-3 (0-1, 0-0, 0-2)
Reti: 10’50” Baumgartner (Schild) 0-1; 53’42” Merelä (Häman) 0-2; 54’40” Vermin (Aaltonen) 0-3.
LUGANO: Schlegel, Müller M., Carrick; Dahlström, Aebischer; Alatalo, Peltonen J.; Zanetti; Bertaggia, Thürkauf, Simion; Fazzini, Sanford, Omark; Perlini, Sgarbossa, Canonica; Peltonen A., Morini, Tanner.
Penalità: Lugano 3x2’, Berna 2x2’.
Note: Cornèr Arena, 4’545 spettatori. Arbitri: Gerber, Stricker, Cattaneo, Bachelut.







































