Lugano, niente da fare


L'Ajoie un fuoco di paglia: bianconeri ancora sconfitti
Quinto rovescio in sei giornate per i ticinesi.
L'Ajoie un fuoco di paglia: bianconeri ancora sconfitti
Quinto rovescio in sei giornate per i ticinesi.
DAVOS - Un Lugano generoso ma troppo "leggero" è caduto contro un Davos capace di sfruttare le occasioni capitategli e di difendersi con ordine: 2-0 il risultato finale.
Oltre a rimpolpare la classifica, i tre punti conquistati contro l’Ajoie hanno dato un po’ di morale ai bianconeri, presentatisi nei Grigioni convinti di poter sgambettare l’imbattuta capolista del campionato. Le loro convinzioni hanno in ogni caso cominciato a sgretolarsi già dopo 2’ quando, imprecisi in fase di costruzione di gioco con Dahlström, si sono fatti infilare da Zadina, che ha siglato il vantaggio locale. Colpiti ma non affondati, i ticinesi hanno impiegato qualche minuto a riorganizzarsi. Ci sono però riusciti anche grazie a qualche buon intervento di Van Pottelberghe e hanno cominciato a presentarsi con costanza dalle parti di Hollenstein. Nel loro miglior momento ecco però che una papera clamorosa proprio di Van Pottelberghe ha permesso ai gialloblù di raddoppiare. Kessler ha liberato dalla sua difesa e l’estremo difensore dei ticinesi, goffo, si è fatto beffare dal disco (15’31”).
I sottocenerini sono tornati sul ghiaccio dopo la pausa con la giusta voglia. Sono tuttavia mancati loro ritmo e precisione. E così, con mestiere e pensando soprattutto a gestire il gioco, gli uomini di Josh Holden sono riusciti a rischiare il meno possibile. Sono, anzi, andati vicini al 3-0: Nussbaumer ha però prodotto un rigore rivedibile, graziando Van Pottelberghe.
La buona volontà, il Lugano l’ha messa pure nel terzo terzo, comandando il gioco anche per l’atteggiamento guardingo e poco propositivo del Davos. La supremazia in pista, per lunghi minuti, i bianconeri non sono in ogni caso stati in grado di trasformarla in grandi occasioni, né tantomeno in reti. Ci ha provato Dahlström, ci ha provato Fazzini, è arrivata la superiorità numerica per un fallo di Stransky… Hollenstein non ha tuttavia tremato e così, con il passare del tempo, i grigionesi hanno reso solida la loro posizione. Fino a quella sirena che ha certificato la loro fin qui perfetta stagione. E ha costretto la truppa di coach Mitell a mugugnare per il quinto rovescio incassato in sei partite di campionato.
DAVOS-LUGANO 2-0 (2-0, 0-0, 0-0)
Reti: 1’47” Zadina 1-0; 15’31” Kessler (Jung) 2-0.
LUGANO: Van Pottelberghe; Müller M., Carrick; Dahlström, Aebischer; Alatalo, Peltonen J.; Zanetti; Bertaggia, Thürkauf, Simion; Canonica, Sanford, Fazzini; Perlini, Sgarbossa, Lee; Peltonen A., Morini, Tanner; Cormier.
Penalità: Davos 4x2'; Lugano 2x2'.
Note: zondacrypto-Arena, 4’754 spettatori. Arbitri: Wiegand, Ströbel, Meusy, Urfer.
























