«Voleva rimanere in Svizzera, l'avevamo già seguito in passato»


Paolo Duca si è espresso in merito all'ingaggio del canadese: «Conosce bene Landry, ci aspettiamo un contributo offensivo importante»
«Il settimo straniero? L'esperienza mi insegna che non è una questione se arriva, ma quando arriva».
Paolo Duca si è espresso in merito all'ingaggio del canadese: «Conosce bene Landry, ci aspettiamo un contributo offensivo importante»
«Il settimo straniero? L'esperienza mi insegna che non è una questione se arriva, ma quando arriva».
AMBRÌ - Alla fine l'Ambrì ha completato il suo pacchetto stranieri in vista della prossima stagione. Insieme a Virtanen, Heed, Tierney, DiDomenico e Petan, sul ghiaccio della Gottardo Arena si muoverà anche Michael Joly, reduce da due campionati a Lugano.
«Quando si è liberato per noi è diventato subito un giocatore interessante - è intervenuto il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca - Lo conosciamo abbastanza bene... Viene da Gatineau e in estate si allena con Eric Landry, uno dei nostri vice-allenatori, e Manix. Prima che arrivasse a Lugano, l'avevamo già seguito quando era in Finlandia, dove ha disputato due stagioni eccellenti con ottimi numeri. È un giocatore molto interessante: cercavamo un'ala offensiva e siamo convinti che sia un profilo ideale per noi».
A Lugano ha viaggiato a una media di circa un punto a partita. Non male anche per compensare le pesanti partenze di Maillet, ma soprattutto quella di Kubalik...
«Ciò che è stato in passato non è detto che debba anche esserlo in futuro. Chiaramente, però, confidiamo che possa ricoprire anche ad Ambrì il ruolo che ha avuto a Lugano ed in Finlandia, dove si è comportato bene. Da lui, inutile nasconderlo, ci aspettiamo un contributo offensivo importante».
Cosa l'ha convinto di Ambrì?
«Questa domanda sarebbe da girare direttamente a lui... Ma, come detto in precedenza, il fatto che conosca già Landry ha sicuramente contribuito a convincerlo. Inoltre Michael ha manifestato l'interesse di rimanere in Svizzera. Non da ultimo, conosce già il nostro campionato e questo per noi è stato un aspetto importante. Non va dimenticato che Petan e Tierney sono nuovi e avranno bisogno di un certo periodo di adattamento. Con Joly, questa problematica, se così si può chiamare, non l'avremo...».
Sulla carta, disponete di un sestetto che promette bene...
«È logico che si punta a costruire la miglior squadra possibile. Tuttavia, ci sono dinamiche, combinazioni nelle linee, infortuni o avvenimenti che possono accadere nella vita privata che sono in grado di inficiare il rendimento di un giocatore. Purtroppo, di garanzie nello sport non ce ne sono mai, ma abbiamo la sensazione che le premesse siano comunque buone affinché Joly faccia bene ad Ambrì».
Capitolo settimo straniero...
«L'esperienza mi insegna che non è una questione se arriva, ma quando arriva. Non mi piace fare speculazioni, preferisco mantenere una certa flessibilità. Bisogna essere pronti a cogliere le possibilità che eventualmente si presenteranno. Terremo d'occhio quello che accadrà in Nordamerica con l'avvio della free agency, raccogliendo contatti e informazioni. Vedremo se si aprirà un'opportunità per ingaggiare un settimo straniero...».















