Svizzera, che peccato: ancora un argento Mondiale per i rossocrociati


La nostra Nazionale si è arresa agli USA all'overtime (0-1) e dovrà ancora aspettare per vincere la prima medaglia d'oro della storia.
La selezione a stelle e strisce ha così sottratto lo scettro alla Cechia, impostasi nella scorsa edizione. La Svezia ha invece colto il terzo posto, mentre il TopScorer del torneo è risultato essere il ceco David Pastrnak con 15 punti.
La nostra Nazionale si è arresa agli USA all'overtime (0-1) e dovrà ancora aspettare per vincere la prima medaglia d'oro della storia.
La selezione a stelle e strisce ha così sottratto lo scettro alla Cechia, impostasi nella scorsa edizione. La Svezia ha invece colto il terzo posto, mentre il TopScorer del torneo è risultato essere il ceco David Pastrnak con 15 punti.
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STOCCOLMA - Niente da fare per la Svizzera. La Nazionale elvetica non è infatti stata in grado di salire per la prima volta sul tetto del mondo per un soffio, inchinandosi agli ostici Stati Uniti all'overtime (0-1), in occasione della finalissima della rassegna iridata che ha avuto luogo a Herning e Stoccolma.
In virtù di questo risultato gli elvetici hanno di conseguenza collocato nella loro personale bacheca dei trofei la 13esima medaglia iridata della storia, la quinta d'argento - dopo quelle colte nel 1935, 2013, 2018 e 2024 - più otto bronzi (1928, 1930, 1937, 1939, 1948, 1950, 1951 e 1953). Dal canto loro gli Stati Uniti hanno invece sottratto lo scettro alla Repubblica Ceca, impostasi nella scorsa edizione, conquistando la terza medaglia d'oro dopo le edizioni del 1933 e del 1960. Oltre a questi riconoscimenti i nord americani possono anche vantare nove argenti (1920, 1924, 1931, 1932, 1934, 1939, 1950, 1952 e 1956) e nove bronzi (1936, 1949, 1962, 1996 2004, 2013, 2015, 2018 e 2021).
Per l'occasione Patrick Fischer ha riproposto lo stesso identico effettivo visto in semifinale contro la Danimarca. L'head-coach elvetico ha infatti deciso di affidarsi a Genoni fra i pali e di puntare nuovamente sul primo blocco formato da Meier, Malgin e Andrighetto, così come su Ambühl, Fiala e Niederreiter in seconda linea. Per la cronaca gli appassionati di hockey hanno avuto la possibilità di assistere a una partita fisica, intensa e malgrado non siano stati realizzati tanti gol, le azioni da rete da entrambe le parti non sono di certo mancate. Le due squadre sono infatti scese sul ghiaccio agguerrite e motivate a salire sul gradino più alto del podio, ma sono state soprattutto attente a non scoprirsi disputando in generale una partita molto ordinata. Nel primo periodo il punteggio non si è sbloccato, nonostante ci siano state due occasioni nitide da entrambe le parti che sono state sventate dai rispettivi portieri. I primi 20' si sono rivelati tutto sommato molto equilibrati e i tifosi sugli spalti hanno potuto assistere a un match di altissimo livello.
Nel secondo tempo i nord americani hanno provato a premere sull'acceleratore e si sono fatti preferire, ma di fronte hanno trovato una vera e propria saracinesca rappresentata da Genoni. L'estremo difensore dello Zugo si è infatti reso protagonista di una prestazione maiuscola, neutralizzando svariati tentativi da parte dei rivali soprattutto nei primi 10', fra i quali il rigore di Garland al 6'. Scampato il pericolo i rossocrociati hanno iniziato a prendere coraggio e a macinare gioco, ma le iniziative di Kukan, Fiala e Ambühl - alla sua ultima apparizione - non sono andate a buon fine. Nel finale del tempo sono ancora stati gli statunitensi ad andare vicini al vantaggio in un paio di circostanze, ma il risultato non ha voluto saperne di sbloccarsi.
Nel terzo conclusivo i protagonisti sono nuovamente stati i due portieri, autori di alcuni interventi di pregevole fattura. In questo contesto Genoni ha ancora esaltato le proprie doti, chiudendo ogni spazio ai rivali di serata. Da registrare anche due pericolose conclusioni da parte di Malgin e Niederreiter, i quali hanno sfiorato il vantaggio per un soffio. Così, nei primi 60' il punteggio è rimasto sullo 0-0 ed è stato necessario l'overtime per decretare il vincitore, che ha sorriso agli USA. Il sigillo di Thompson al 63' ha infatti gelato i rossocrociati, che si sono così arresi all'ultimo atto per la seconda volta consecutiva.
Ricordiamo inoltre che nel pomeriggio la Svezia era salita sul gradino più basso del podio, in virtù del 6-2 rifilato alla Danimarca. La nazionale delle Tre Corone ha di conseguenza conquistato la medaglia di bronzo grazie alle doppiette di Backlund (26' e 30') e Johansson (38' e 49'), così come alle segnature di Raymond (43') e Zibanejad (56'). Per i danesi sono invece andati a segno Olesen (44') e Ehlers (47').
Infine da segnalare che è stato il ceco David Pastrnak a laurearsi TopScorer della competizione con 15 punti (6 gol, 9 assist) in otto partite disputate. Dietro all'attaccante dei Boston Bruins si sono piazzati nell'ordine lo svedese Elias Lindholm con 14 lunghezze (8 gol e 6 assist), il ceco Roman Cervenka (14 punti, 6 gol, 8assist), così come i canadesi Nathan MacKinnon (13 punti, 7 gol, 6 assist) e Travis Konecny (13 punti, 3 gol, 10 assist). Il migliore svizzero è risultato invece essere Tyler Moy, con 12 punti (4 gol, 8 assist), davanti ai connazionali Denis Malgin (11 punti, 1 gol, 10 assist), Kevin Fiala (10 punti, 3 gol, 7 assist) e Timo Meier (10 punti, 3 gol, 7 assist).
SVIZZERA - USA 0-1 (0-0; 0-0; 0-0; 0-1)
Rete: 52'02'' Thompson (Skjei, Cooley) 0-1.
SVIZZERA: Genoni; Siegenthaler, Kukan; Moser, Glauser; Marti, Fora; Berni; Andrighetto, Malgin, Meier; Fiala, Ambühl, Niederreiter; Schmid, Moy, Bertschy; Knak, Jäger, Riat; Baechler.
USA: Swayman; LaCombe, Werenski; Peeke, Skjei; Kesselring, Vlasic; Buium; Garland, Cooley, Keller; Nazar, Beniers, Thompson; Smith, Pinto, Gauthier; O'Connor, McCarron, Eyssimont; Doan.



































