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SPAREGGIO

Pezzullo, stagione sulle montagne russe

Il difensore dell'Ambrì si sta godendo il finale di stagione con il Visp, sotto 3-1 nella serie di spareggio contro l'Ajoie
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Pezzullo, stagione sulle montagne russe
Il difensore dell'Ambrì si sta godendo il finale di stagione con il Visp, sotto 3-1 nella serie di spareggio contro l'Ajoie
Quest'anno Rocco Pezzullo ha giocato 20 partite con l'Ambrì, club che l'aveva girato in prestito al Visp già in gennaio prima di far ritorno in Leventina. Il difensore classe 2001 è poi tornato in Vallese per la finale di Swiss League e il conseguente spareggio.
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VISP - Il Visp è con le spalle al muro e non ha più diritto all'errore. Sotto 3-1 nella serie di spareggio promozione/relegazione, i vallesani sono reduci dal ko interno per 3-0 che di fatto ha regalato tre match-ball ai giurassiani, il primo dei q...

VISP - Il Visp è con le spalle al muro e non ha più diritto all'errore. Sotto 3-1 nella serie di spareggio promozione/relegazione, i vallesani sono reduci dal ko interno per 3-0 che di fatto ha regalato tre match-ball ai giurassiani, il primo dei quali stasera a Porrentruy. Fra le fila della squadra di Swiss League c'è Rocco Pezzullo, reduce da un campionato complicato ad Ambrì ma che nelle ultime settimane si sta prendendo la sua personale rivincita dato che oggi è l'elemento più utilizzato da Heinz Ehlers con oltre 26' di ghiaccio a incontro. 

«Sono venuto qua con l'intento di riscattare la mia stagione, visto che ad Ambrì non ho avuto molti minuti di ghiaccio – ci ha detto il 24enne – Le cose alla fine non stanno andando poi così male. È un'esperienza intensa che mi porterò dietro in vista del prossimo campionato. Ho giocato la prima finale in carriera e vincere qualcosa fa sempre bene al morale».

Che ambiente hai trovato a Visp?
«Ero già stato accolto bene a gennaio, quando l'Ambrì mi aveva girato in prestito. Tornando qui per la finale, dopo un mese e mezzo in cui non ho giocato, dovevo riprendere un po' il ritmo. Lo staff tecnico non ha esitato a gettarmi nella mischia e le chance ricevute mi hanno aiutato a rilanciarmi. Inoltre, quando si vince, l’ambiente in squadra è sempre ottimo e questo ha giocato a mio favore».

Sei già riuscito a capire cosa non ha funzionato nella tua stagione ad Ambrì?
«È complicato rispondere a questa domanda perché dipende da tanti fattori, ma l'hockey è come la vita, ovvero delle montagne russe. Bisogna accettarlo. C'è stata anche un po' di sfortuna, visto che a inizio stagione mi sono infortunato a una spalla. Inoltre, quando poi sono tornato in Leventina a febbraio, l'Ambrì stava andando bene e capisco quindi che lo staff non volesse cambiare il proprio schieramento. È stata dura da accettare ma adesso guardo avanti».

Dopo tre partite andate all'overtime, gara-4 è stata un po' meno equilibrata e purtroppo non vi ha sorriso...
«Guardando le statistiche, penso che abbiamo fatto il nostro, ma un po' di sfortuna e qualche dettaglio hanno fatto la differenza. Il computo dei tiri, 21-19, indica che anche l'ultimo incontro è stato equilibrato. Stiamo lottando con le unghie e con i denti per restare in corsa, la partita di martedì è andata com'è andata ma giovedì ci sarà l'occasione per riscattarsi. Sappiamo tutti che l'hockey non è mai finito finché suona la sirena dell'ultima partita: andiamo a Porrentruy con la voglia di vincere, poi vedremo come andrà».

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COMMENTI
 

Zeno 6 mesi fa su tio
il Visp, ora con il Green-Horn ha tutte le chance per accedere agli Europei.
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