Il calendario folle è nemico del ritmo


Senza sniper implacabili, meglio puntare al sodo.
Primo non prenderle? Sacrificare lo spettacolo potrebbe essere "pagante".
Senza sniper implacabili, meglio puntare al sodo.
Primo non prenderle? Sacrificare lo spettacolo potrebbe essere "pagante".
LUGANO - Cominciata e finita bene, la settimana del Lugano è stata un agitato saliscendi. I bianconeri sono partiti con il largo successo sul Langnau ma poi hanno subito due sonore lezioni a Ginevra. Hanno almeno chiuso con i tre punti della Cornèr Arena contro il Davos, è vero; hanno tuttavia faticato tanto. Senza Riva e Heed, fuori per una leggera commozione cerebrale, contro i grigionesi sono riusciti a ritrovare quella compattezza difensiva smarrita nella tana delle Aquile. È su quella che hanno costruito una vittoria che ha permesso loro di difendere il sesto posto della graduatoria proprio dall’attacco dei gialloblù. Ed è proprio quella - una difesa tornata affidabile - la vera nota positiva di una settimana impegnativa, nella quale Chiesa e soci non sono sempre stati in grado di rimanere concentrati.
Mostrarsi solidi “dietro”, e si parla di atteggiamento e attenzione, non certo come somma delle qualità dei singoli, è infatti l’unica via che garantisce soddisfazione. Prova la si ha guardando la parte alta della graduatoria, dove si trovano i migliori “pacchetti” della Lega. Tra i primi cinque, davanti al Lugano, solo il Friborgo a volte balbetta, e quando lo fa - come in tre delle ultime quattro partite - finisce gambe all’aria. Con impegni che si sovrappongono o, anche, saltano all’ultimo minuto, dare ritmo al gioco offensivo di una squadra senza sniper eccelsi (Bertaggia, il miglior bianconero, è quindicesimo nella speciale graduatoria) è terribilmente complicato. Meglio dunque, nella speranza di spremere il massimo da un calendario folle, puntare sulla costruzione di una barriera insormontabile davanti alla propria gabbia. Lo spettacolo non ne gioverà, è certo; alla lunga i risultati potrebbero tuttavia essere paganti. E in fondo soprattutto quest’anno, è questo e poco altro che conta.