C'è orgoglio in casa Svizzera


Le elvetiche hanno salutato l'Europeo dopo aver perso 2-0 il match valido per i quarti di finale contro la Spagna.
Le elvetiche hanno salutato l'Europeo dopo aver perso 2-0 il match valido per i quarti di finale contro la Spagna.
BERNA - Alla fine la Spagna si è rivelata il capolinea del nostro Europeo. Nonostante il ko la Svizzera è uscita con grande onore, tenendo in scacco le iberiche fino alla fine, insinuando in loro tanti dubbi per oltre un'ora di partita.
Quelle vissute ieri - in un Wankdorf festante e rumoroso - sono state delle emozioni uniche, che verosimilmente non torneranno mai più. Un Europeo casalingo, infatti, capita una volta nella vita (se si è fortunati)... «Mi ero promessa di non piangere - ha detto Nadine Riesen in zona mista - Volevamo davvero ricambiare il favore... Volevamo rendere orgogliosi i tifosi raggiungendo le semifinali e la finale».
«È stata una delle partite più difficili della mia carriera - ha continuato la giocatrice della nostra nazionale - «Probabilmente», ha aggiunto quando le è stato chiesto se il 2-0 contro la Spagna fosse stato la sconfitta più bella della sua carriera. «Ma alla fine abbiamo perso, la classe della Spagna ha fatto la differenza...».
Se le elvetiche sono rimaste in partita lo devono soprattutto alle parate di Livia Peng. «Sono estremamente delusa. Sognavamo di raggiungere le semifinali. Abbiamo corso fino allo sfinimento e abbiamo dato il massimo», ha detto la 23enne.
«Sono orgogliosa di quanto fatto dalle mie compagne, dell’atteggiamento mostrato e del percorso», ha infine dichiarato la capitana della Nazionale Lia Wälti.





