Follia: una fondazione per Diogo Jota raccoglie 52'000 franchi e poi... scompare


Dei truffatori hanno sfruttato l’emozione generata dalla morte accidentale del calciatore del Liverpool e di suo fratello.
Dei truffatori hanno sfruttato l’emozione generata dalla morte accidentale del calciatore del Liverpool e di suo fratello.
LIVERPOOL - Uno scandalo getta ombre sulla memoria di Diogo Jota, l’attaccante portoghese del Liverpool deceduto tragicamente il 3 luglio 2025 in un incidente stradale insieme al fratello, all’età di 28 anni.
Nel pieno dell’emozione suscitata da questa tragedia, è stato lanciato un sito internet chiamato diogojotafoundation.org, che si è presentato come una fondazione benefica in omaggio al giocatore. «Grazie al calcio, all’istruzione e alla speranza, continuiamo a tenere accesa la luce che ha lasciato in tutti noi, creando opportunità, gioia e un impatto duraturo per i giovani di Gondomar (la città natale del defunto)», si leggeva sulla pagina.
In realtà, si trattava di una truffa.
Messo online tre giorni dopo l’incidente, il sito ha dichiarato di aver raccolto 47’715 sterline, ovvero 51’800 franchi svizzeri, grazie alle donazioni di tifosi e persone colpite dalla scomparsa del giocatore.
Famiglia mai contattata
Contattata dalla stampa britannica, la famiglia del calciatore ha smentito qualsiasi coinvolgimento: non è mai stata informata di questa iniziativa e, di conseguenza, non ha mai dato la propria autorizzazione a questa raccolta fondi.
Per quanto riguarda il Liverpool, il club ha confermato al Telegraph di non avere alcun legame con questa presunta fondazione. La Charity Commission, cioè l’autorità regolatrice britannica, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale di registrazione. Nel frattempo il sito in questione è scomparso dalla rete, lasciandosi alle spalle numerosi donatori truffati.
La truffa era andata persino oltre: per darsi credibilità, gli autori avevano inserito nel sito i loghi di organizzazioni riconosciute come Unicef, Allianz e la piattaforma portoghese delle ONG. Tre di queste organizzazioni hanno smentito qualsiasi collaborazione.
Allianz UK ha denunciato un uso illecito del proprio marchio e ha annunciato di aver intrapreso azioni per far chiudere definitivamente il sito e perseguire i responsabili.




