«Tutta la tua famiglia sparirà da Lugano»


La moglie del calciatore del Lugano ha ricevuto un messaggio dai toni pesantissimi, al punto che la coppia ha deciso di non mandare più il figlio agli allenamenti
La moglie del calciatore del Lugano ha ricevuto un messaggio dai toni pesantissimi, al punto che la coppia ha deciso di non mandare più il figlio agli allenamenti
LUGANO - C'è un'aria pesantissima a Lugano. Ma questa volta non c'entrano le sconfitte maturate sul campo.
Particolare clamore ha suscitato - prima della partita di ieri contro il Celje - la notizia riportata dal Blick riguardante una presunta lite avvenuta durante l'allenamento tra l'allenatore Mattia Croci-Torti e Renato Steffen. I due, secondo quanto riportato dal media d'oltralpe, avrebbero avuto un acceso diverbio...
L'allenatore momò ha già smentito queste voci nella serata di giovedì. «Non c’è alcun problema. Come altri giocatori della rosa, non è al 100%. Domenica sarà nuovamente a disposizione contro il Basilea».
Steffen colto alla sprovvista
Sulla questione Steffen è intervenuto su blue Sport, spiegando di aver ricevuto gli articoli sulla lite in allenamento da sua moglie mentre si dirigeva verso Thun. «All’inizio pensavo che stesse scherzando, sono stato completamente colto di sorpresa», ha raccontato il 33enne.
Come Croci-Torti, anche Steffen ha respinto fermamente le voci su un’aggressione fisica. «Non ho idea da dove venga questa storia! Non c’è stata alcuna colluttazione», ha precisato. Si è discusso di questioni tattiche e disciplina in allenamento e i toni si sono alzati, «ma niente di più e niente di meno. È già successo innumerevoli volte».
Moglie insultata e minacciata sui social media
Secondo Steffen, la divergenza di opinioni con l’allenatore si era già risolta subito dopo l’allenamento. Già ad aprile si erano verificati episodi simili, quando era emerso un acceso confronto con il compagno di squadra Antonios Papadopoulos. «Anche allora i fatti sono stati distorti. Non so da dove venga tutto questo».
Gli Steffen non mandano più il figlio di 7 anni ad allenarsi
Ma il peggio arriva ora. Sui social, Qendresa Steffen - moglie del calciatore - ha ricevuto un messaggio dai contenuti pesantissimi: «Tutta la tua famiglia sparirà da Lugano, e non ti vedremo mai più allo stadio, miserabile, falsa e tr***. Altrimenti un gruppo di ragazzi ti aspetterà all’allenamento di tuo figlio e sarà l’ultima volta che userai le tue gambe. Levati dai piedi!!!».
La famiglia Steffen, dopo queste diffamazioni gravissime, ha deciso di non mandare più il figlio Lian (7 anni) agli allenamenti con le giovanili bianconere, almeno per ora. «Vogliamo proteggerlo. Adesso il prezzo di tutto questo lo paga un bambino di sette anni, che non desidera altro che giocare a calcio», ha spiegato la donna a blue Sport.
Nata in Albania, Qendresa dichiara di essersi ormai abituata al fatto che l’opinione pubblica abbia un’immagine completamente distorta del marito, «ma ora si sta davvero esagerando». La famiglia Steffen sta ora valutando se avviare azioni legali per le offese e le minacce ricevute.


























































