«Ronaldo il fenomeno si è sempre rifiutato di aiutarmi»

Lo scout che scoprì l'ex campione brasiliano - Fernando dos Santos Carvalho - è povero, senza casa e anche malato. «Ho bisogno di sostegno, ma non sono mai riuscito a mettermi in contatto con lui».
RIO DE JANEIRO - Luis Nazario de Lima - in arte Ronaldo - è finito al centro di una vicenda particolare in cui ad "accusarlo" di ingratitudine è stato niente meno che lo scout che lo scoprì nel 1985, quando il Fenomeno aveva solo 9 anni.
All'epoca Fernando dos Santos Carvalho gestiva una scuola nel suo quartiere - il Vila Valqueire Tênis Clube - e fu il primo a dargli la possibilità di giocare, facendolo esordire in alcune amichevoli e portandolo in seguito al Social Ramos, prima che entrasse nei radar del calcio che contava. Con il passare del tempo il brasiliano è stato consacrato tra i migliori giocatori di tutti i tempi e ha vinto diversi trofei con le maglie di PSV, Barcellona, Inter e Real Madrid, mentre con la nazionale del suo paese ha conquistato due Mondiali, due volte la Copa America e una Confederations Cup.
Dal canto suo Carvalho ha avuto un destino ben diverso e oggi è ridotto in estrema povertà, senza una casa nella quale vivere ed è anche malato: «Ho provato più volte a chiedergli aiuto, ma si è sempre rifiutato», sono state le parole del 58enne riportate dalla testata spagnola "Sport". «Non sono mai riuscito a mettermi in contatto con lui e qualche anno fa presi anche un autobus per San Paolo per incontrarlo e chiedergli aiuto, ma un suo referente mi disse che non aveva tempo per me. Ho inviato messaggi anche a Renatinho, il direttore che gestisce alcuni ristoranti di Ronaldo in Spagna, nella speranza di poter entrare in contatto con lui, ma sto ancora attendendo una risposta. Il nostro rapporto quando era piccolo? Sua madre era contraria al trasferimento perché viveva in un altro quartiere e la famiglia non aveva soldi, ma io le promisi di seguirlo e di stargli vicino. Lo andavo a prendere e lo riportavo a casa a ogni allenamento(...)».







